
Conoscere i colori complementari è importante non solo se sei un pittore o un fotografo.
I colori complementari possono tornare utili tutte le volte che devi fare delle scelte che implichino l’accostamento di più colori. E questo avviene più spesso di quanto tu immagini…
Pensa a quando la mattina scegli i vestiti di fronte al tuo armadio o, se sei una donna, quando decidi il trucco che ti accompagnerà per tutta la giornata. Oppure quando, cosa che per fortuna non capita tutti i giorni, decidi di ridipingere le pareti del tuo salotto o della tua cucina.
Se poi ogni tanto scatti anche delle fotografie, allora non puoi proprio fare a meno di conoscere un minimo di teoria dei colori e l’utilizzo dei colori complementari.
Quello del colore è un argomento spesso sottovalutato e inserito solo nel lavoro di post produzione come correzione di quanto catturato nel momento dello scatto.
Ma è proprio mentre scattiamo che dobbiamo considerare questa importante variabile delle nostre fotografie.
Per molti parlare di composizione è sinonimo di regole geometriche, di disposizione delle forme e direzione delle linee : raramente ammettiamo che possano essere i colori a guidare l’occhio all’interno della fotografia.
Esistono invece delle vere e proprie leggi psicologiche legate ai colori che rendono migliore un’immagine, concetti utilizzati ormai da secoli nelle arti figurative.
Conoscere queste regole ti consentirà di fare delle foto migliori.
Resterà valido tutto quello che già sai sulla fotografia, aggiungerai solo uno strumento espressivo in più con cui rendere le tue foto più personali.
Ma adesso mettiti comodo ed entriamo insieme nel meraviglioso mondo della teoria dei colori.
Sei pronto?
Si comincia…
Comporre attraverso l’abbinamento dei colori
Una fotografia deve contenere un messaggio.
In tutte le forme espressive il messaggio viene comunicato attraverso un sistema di segni.
I segni a disposizione della fotografia sono :
- le forme;
- i toni di grigio (per la fotografia in bianco e nero);
- i colori.
Esiste una grammatica per ognuno di questi segni che permette di condurre lo sguardo di chi osserva la fotografia verso i punti salienti della narrazione.
Conoscere questa grammatica significa saper comporre la fotografia attraverso un segno specifico : adesso percorreremo insieme il percorso verso la scoperta dell’utilizzo dei colori nella composizione.
Se in una fotografia ci sono zone a diverse intensità di contrasto, il nostro occhio tenderà a percorrere l’immagine partendo dalle zone più contrastate.
Ecco due schemi presi dal blog di Eric Kim :








Il nostro occhio attraverserà l’immagine percorrendo in modo crescente i numeri, messi in scala di contrasto dal maggiore al minore.
I colori complementari creano dei contrasti forti e gradevoli e possiamo quindi utilizzare questa loro caratteristica come strumento di composizione per i nostri scatti.
Ma per comprendere bene il loro significato è necessario conoscere la ruota dei colori e il concetto di colori primari.
La ruota dei colori e i colori primari
Che sia chiaro : le regole che stiamo per vedere non ti garantiranno di produrre dei capolavori della fotografia, ma senza dubbio ti aiuteranno a non fare errori grossolani nella scelta dei colori.
La teoria dei colori rappresenta per il fotografo un’opportunità di crescita creativa, perché permette di agire su aspetti espressivi importanti che hanno alle basi secoli di sviluppo delle arti figurative.
Un pittore di fronte alla sua tela bianca, ha la completa libertà di “creare” letteralmente i colori che utilizzerà, mescolando le tempere sulla sua tavolozza.
Un fotografo invece non sempre (anzi, quasi mai) ha il completo controllo sui colori che entreranno a far parte della sua inquadratura.
A maggior ragione deve fare tesoro dei risultati raggiunti dalla pittura perché a lungo sperimentati; non potendo creare i suoi colori, il fotografo ha il compito di riconoscerli.
Ma torniamo alla teoria e vediamo come è fatta la ruota dei colori (o cerchio di Itten) :




I tre colori primari sono :
Il giallo
il rosso
il blu
e sono posizionati ai 3 vertici di un triangolo all’interno della ruota cromatica.
I colori primari dei definiscono così perché combinati insieme possono produrre tutti gli altri colori. Il posizionamento dei colori sulla ruota ci aiuta a capire che unendo due colori primari adiacenti si ottengono i così detti colori secondari :
giallo + rosso = arancio
rosso + blu = viola
blu + giallo = verde
Arancio, viola e verde sono i tre colori secondari.
I colori terziari sono tutti quelli che si creano dall’unione di un primario e di un secondario ad esso adiacenti.
Questa gerarchia dei colori è come l’alfabeto, rappresenta l’insieme dei segni fondamentali del linguaggio dei colori, come le lettere lo sono per il linguaggio scritto.
Adesso è interessante capire alcune proprietà che esistono all’interno di questa rappresentazione.
I colori caldi e i colori freddi
All’interno della ruota dei colori individuiamo due grandi famiglie : i colori caldi e i colori freddi.




La corrispondenza colore / temperatura è stata più volte dimostrata scientificamente. Pare infatti che, ad esempio, il colore verde-blu rallenti la circolazione mentre il rosso-arancio l’attivi.
Un gruppo di persone sottoposte ad una variazione di temperatura in un ambiente verde-blu avvertiva freddo a 15 gradi, mentre un altro gruppo sottoposto allo stesso esperimento in un locale rosso-arancio avvertiva freddo a circa 12 gradi.
Sono riconosciute tutta una serie di sensazioni contrapposte che contraddistinguono queste due famiglie di colori :
Caldo – Freddo
Soleggiato – Ombreggiato
Opaco – Trasparente
Eccitante – Riposante
Denso – Sottile
Terrestre – Celeste
Pesante – Leggero
Asciutto – Umido
Vicino – Lontano
Hai visto quante caratteristiche puoi rappresentare attraverso i colori?
La prossima volta che scatterai una foto a qualcosa che vuoi avvicinare ad una di queste caratteristiche ricordati che esistono queste corrispondenze.
Abbiamo già evidenziato che mentre un pittore può scegliere liberamente i colori della sua tavolozza, un fotografo non sempre può costruire il set che sarà il soggetto della sua fotografia. Ma è bene conoscere questi aspetti, perché si tratta di rappresentazioni grafiche per cui valgono gli stessi concetti e valori di base.
Accostare in una composizione un colore caldo e uno freddo può portare a grandi risultati ma il contrasto è molto forte e se non gestito bene può portare ad errori.
Quando ben dosato, il risultato è molto potente.




Come vedremo, i casi in cui è possibile abbinare un colore caldo a uno freddo senza rischio di errore sono quelli dei colori complementari.
La psicologia dei colori
Abbiamo visto che è possibile associare ai colori caldi e freddi alcune caratteristiche sensoriali.
In generale, ad ogni colore è possibile abbinare una corrispondenza emotiva.
Ti mostro quali sono le associazioni più riconosciute :
Queste associazioni psicologiche sono soprattutto utilizzate nel marketing ma è fondamentale conoscerle anche per un fotografo perché possono consentire di creare opportunità espressive coerenti con quello che si vuole rappresentare.
E’ utile conoscere le caratteristiche dei singoli colori ma lo è ancora di più sapere come questi possano essere abbinati gli uni con gli altri.
Alcuni accostamenti non vanno fatti, altri sono difficili da bilanciare (come quelli tra colori caldi e freddi); altri invece, come quelli tra i colori complementari, sono proprio quello che il nostro occhio si aspetta di vedere.
I colori complementari
Due colori si dicono complementari quando si trovano sul lato opposto del cerchio cromatico.




Il complementare di un colore primario è sempre un colore secondario, e vice versa.
Il complementare di un colore terziario è sempre un colore terziario.
E’ interessante notare come un colore primario abbia come complementare sempre un colore secondario che è la somma degli altri due primari.
Viola = Rosso + Blu ==> complementare del Giallo
Verde = Giallo + Blu ==> complementare del Rosso
Arancio = Giallo + Rosso ==> complementare del Blu
Un primario e il suo complementare rappresentano l’unione dei tre colori primari.
Due colori complementari accostati producono il maggior contrasto possibile e sono importanti in fotografia perché abbiamo visto che dove c’è maggior contrasto il nostro occhio tende a soffermarsi di più.
Ma c’è di più…
Dal punto di vista fisiologico, l’occhio esige l’integrazione di ogni colore con il suo complementare e, se non lo trova, se lo rappresenta come se ci fosse.
La nostra percezione cerca di bilanciare i colori per ottenere armonia cromatica e uno dei modi in cui questa armonia si rappresenta è quella dei colori complementari.
Guardando a lungo i quadrati grigio medio posti all’interno dei 3 colori nell’immagine seguente, il nostro occhio tenderà a vedere sfumature del colore complementare :
La valenza estetica di due colori complementari è gratificante per il nostro occhio, ma c’è un’altra caratteristica che dobbiamo considerare in questo abbinamento e cioè la superficie occupata da ogni colore.
Ogni colore infatti ha un peso diverso in termini di luminosità e quindi l’abbinamento di due colori complementari non basta a garantire perfetta armonia.
Esiste una scala che associa ad ogni colore un numero, in funzione della propria luminosità :




Questa scala fu inventata da Goethe (sì, sì lo scrittore, pare si dilettasse anche in questioni di questo tipo…) ed è semplicemente proporzionale alla luminosità di ognuno dei colori.
Itten trovò una corrispondenza inversa tra la scala delle luminosità e la quantità di superficie che ognuno dei colori complementari deve occupare in una rappresentazione grafica.
La somma sarà sempre 12 e i numeri della scala indicheranno “le parti” di colore che ognuno dovrà occupare per ottenere una perfetta armonia.
(L’ordine dei numeri associato da Itten è inverso rispetto a quello rappresentato nella scala di Goethe vista prima).
I colori complementari in fotografia
Chi scatta fotografie deve prendere in considerazione tutte le teorie legate ai colori che abbiamo visto nel momento dell’inquadratura, cercando di riconoscere nella scena, ad esempio, gli abbinamenti tra colori complementari.
Soprattutto all’inizio credo sia utile avere a disposizione un riepilogo delle cose salienti che abbiamo visto in questo post; ho pensato di realizzare un’infografica : “Le basi per comporre attraverso il colore” da consultare ogni qualvolta vorrai cercare di comporre attraverso la teoria dei colori.
Voglio adesso riportarti due esempi di un grande fotografo e dell’utilizzo di due colori complementari di grande impatto, il rosso e il verde.








Come vedi la resa è eccezionale.
Steve McCurry ha una forte propensione a comporre attraverso il colore (puoi leggere alcune considerazioni in questo articolo su 5 fotografi famosi).
La ragazza Afgana, una delle sue foto più celebri, presenta colori poco saturi a testimonianza che l’abbinamento di due complementari resta valido anche in queste condizioni.
Il rosso e il verde, in base a quanto abbiamo visto prima, dovrebbero occupare circa la stessa quantità di spazio all’interno della fotografia. Nella foto del Rajastan il rosso di sicuro predomina rispetto al verde ma questo nulla toglie alla forza della composizione.
McCurry è un grande fotografo e conosce sicuramente bene la potenzialità dei colori in una rappresentazione grafica e spesso questo rappresenta il punto di forza delle sue fotografie.
In rete ci sono tantissime discussioni su “come poter realizzare i colori alla McCurry” : purtroppo la risposta molto spesso consiste in indicazioni di post produzione, cioè in procedimenti attraverso cui saturare i colori e renderli più splendenti e contrastati.
Adesso noi sappiamo che il maggior contributo alla resa finale risiede nell’accostamento dei colori fatto in fase di ripresa che una buona post produzione può esaltare ma non creare da zero.
Un bravo fotografo piuttosto può, se la situazione lo permette, forzare la presenza di alcuni colori nell’inquadratura.
Se sto fotografando una ragazza con gli occhi verdi, con una maglietta verde e uno sfondo verde, cosa mi impedisce di chiederle di indossare qualcosa di rosso per creare un perfetto contrasto?
Immaginate cosa sarebbe la meravigliosa ragazza afgana senza la sua tunica rossa…
La sintesi additiva e sottrattiva dei colori
Prima di finire volevo lasciarti un approfondimento relativo alla teoria del colore e più precisamente descriverti le due modalità di creazione del colore che esistono in natura, più precisamente :
- il colore creato con la luce, caratteristica dei monitor e dei dispositivi digitali;
- il colore creato tramite pigmenti, cosa che avviene in pittura e nella stampa.
Ognuna di queste due modalità prevede dei colori di base attraverso cui si riescono a creare tutti gli altri, tramite due fenomeni distinti di sintesi.
Vediamoli insieme.
Sintesi additiva dei colori creati con la luce.
I colori di base sono il Rosso (Red), il verde (Green) e il blu (Blu) da cui sistema RGB.
Se facciamo riferimento allo schermo di un computer, sappiamo che le immagini sono il risultato di un insieme di minuscoli pixel, ognuno dei quali è rappresentato da un unico colore.
La sintesi additiva è quello che avviene in ogni singolo pixel attraverso la sovrapposizione di 3 intensità diversità diverse di ognuno dei 3 colori di base.
La presenza di tutti e 3 i colori alla massima intensità produce il bianco, l’assenza totale (pixel spento) produce il nero.
Il tutto è rappresentato in questa figura.




Sintesi sottrattiva dei colori creati con pigmenti.
I colori di base relativi ai processi di stampa o di pittura (utilizzo di pigmenti) sono il Ciano (Cyan) il Magenta e il Giallo (Yellow) da cui sistema CMY a cui si aggiunge anche un altro pigmento denominato K che è necessario per ottenere il nero.
Infatti, nella sintesi sottrattiva i pigmenti presenti nei colori trattengono una parte dello spettro luminoso e ne restituiscono il resto, cioè il colore che vediamo.
Più la luce viene assorbita , più il colore è scuro : il nero corrisponde all’assorbimento dell’intero spettro e quindi alla presenza alla massima intensità dei 3 colori di base.
In realtà unendo Ciano, magenta e giallo si ottiene un marrone molto scuro : l’aggiunta del pigmento K rende possibile la creazione del nero.
Lo schema di sintesi è il seguente.




Conclusioni
E’ importante avere come riferimento le regole che i pittori utilizzano da secoli : alla base della fotografia non possono che valere le stesse leggi psicologiche delle altre arti figurative.
E allora ripercorriamo i tratti salienti di quello che abbiamo visto, sperando che la lettura di questo post ti abbia fatto conoscere delle nuove possibilità per esprimerti.
I 4 punti fondamentali sono questi :
- i colori complementari : cercali mentre sei in giro a fare foto e, se puoi costruire il tuo set, cerca di ottenere tutta la loro potenza;
- i pesi di ogni abbinamento di colori complementari : una volta trovata una coppia di colori complementari da fotografare se riesci a controllare anche la superficie occupata, rafforzerai l’armonia della tua composizione;
- i colori caldi e freddi : cerca di fare foto a soli colori caldi o a soli colori freddi. Se vuoi creare contrasto tra colori caldi e freddi deve essere l’unico della foto e valuta bene l’effetto : il capolavoro è vicinissimo alla spazzatura;
- le corrispondenze psicologiche di ogni colore : se fotografi una particolare situazione devi sapere che ci saranno dei colori dominanti che potranno aiutarti a dare forza al tuo messaggio;
- la creazione del colore può avvenire in natura attraverso due processi : la sintesi additiva, propria del mondo digitale, e la sintesi sottrattiva, caratteristica della stampa e della pittura.
Quale aspetto tra quelli visti, credi sia più utile per le tue fotografie?
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