
“La migliore macchina fotografica è quella che porti sempre con te”.
E’ questo il motto in cui credono tutti gli street photographer, perché non perdere neanche uno scatto vale più di qualsiasi altra cosa.
Anche tu hai sempre con te una macchina fotografica, è quella del tuo smartphone : allora devi leggere questo post per capire quali sono le caratteristiche che devi avere per diventare un vero fotografo di strada.
Vedrai che sarà anche l’incredibile occasione per portare un globale miglioramento al tuo modo di fare foto.
Si tratta di continuare a fare le cose nel tuo modo solito ma con la consapevolezza di alcuni aspetti particolari che sono tipici dello street photographer.
Se vuoi creare un tuo stile originale devi raggiungere quei luoghi della fotografia che gli altri non hanno ancora esplorato e io voglio accompagnarti nello splendido viaggio alla scoperta della street photography.
Ecco cosa vedremo insieme :
- La macchina ideale per la fotografia di strada;
- Quale obiettivo scegliere;
- La messa a fuoco nella Street Photography;
- Fotografare persone;
- Scegliere una tematica nella fotografia di strada;
- Street Photography e privacy;
- I grandi maestri.
Sei pronto?
Partiamo…
Cosa è la Street Photography
La rete è piena di definizioni di Street Photography e non so se sarei in grado meglio di altri di descrivere un genere fotografico così particolare e variegato.
Credo la fotografia di strada sia più facile da fare che da descrivere…
Ma volevo riportarti la descrizione che Henry Cartier Bresson (a mio parere il più grande street photographer di tutti i tempi) fa della sua agenzia fotografica , la Magnum, fondata nel 1947 :
Magnum è una comunità di pensiero, una qualità umana condivisa, una curiosità per ciò che sta accadendo nel mondo, un rispetto per ciò che sta accadendo e un desiderio di trascriverlo visivamente.
Ecco : le caratteristiche della Magnum citate da Cartier Bresson sono alla base della filosofia della Street Photography. E credo che sia più efficace descriverne questo lato piuttosto che quello tecnico o di contenuti.
Si potrebbe dire : la street photography è “fotografare persone”. Non è vero, ci sono scatti di fotografia di strada che ritraggono paesaggi urbani senza anime.
Uno scatto di street photography deve essere candid (cioè fatto all’insaputa del soggetto) : non è sempre vero, si può anche chiedere il consenso e far mettere in posa il soggetto della foto.
Insomma, appena cerchi di definirla, la Street Photography si smarca e ti dimostra che sbagli.
E allora iniziamo questo viaggio alla scoperta della fotografia di strada con pochi indizi e lasciamoci sorprendere dalle sue meraviglie.
Del resto, come descritto bene nel nostro post su fotografia e felicità, crediamo che fare fotografia sia un ottimo mezzo per rendere migliore la nostra vita. Lasciamo ad altri i patimenti legati a scelte tecniche e a decisioni definitive.
1 . La macchina ideale per la fotografia di strada
Se ti indicassi marca e modello specifici delle macchine fotografiche che ritengo più idonee alla fotografia di strada questo articolo diventerebbe obsoleto in pochi mesi, e sinceramente non ne ho voglia.
Il web è pieno di tutorial su tematiche precise, ad esempio, su come impostare la macchina fotografica.
Un altro motivo per cui non ti parlerò di modelli specifici è questo : ogni essere umano è una persona unica e scatta in base alle proprie preferenze.
Anche le circostanze in cui ti troverai a scattare fotografia di strada dipendono dalla particolarità della tua vita.
Ognuna di queste condizioni fa sì che ognuno avrà una macchina fotografica ideale con caratteristiche diverse.
Facciamo subito una grande distinzione.
Quelli che scelgono di portarsi la macchina fotografica …
Alcuni street photographer famosi escono in strada con l’intenzione di fare fotografie, programmando le loro uscite e portando con se’ consapevolmente l’attrezzatura necessaria. Per loro avere la macchina fotografica da gestire è una scelta e non sarà un problema se questa prevede una borsa dedicata che contiene magari un set di obiettivi e altri accessori.
… e quelli che vorrebbero sempre averla nell’istante decisivo
C’è invece chi ha una attitudine alla street photography più occasionale : si trova spesso in contesti urbani e adora immortalare quelle scene interessanti che il grande teatro della strada di tanto in tanto produce senza preavviso. Per queste persone lo strumento ideale è quello che hai sempre con te : non è un caso che spesso si utilizza lo smartphone ma esistono anche alternative interessanti.
Spero tu ti riesca a collocare con facilità in uno dei due gruppi.
Chi appartiene al gruppo di quelli che scelgono di portarsi la macchina fotografica consapevolmente possono permettersi anche di fare i conti con un’attrezzatura più ingombrante. Di sicuro potrebbe valere la pena optare per un corpo macchina reflex o mirrorless.
Poiché sia le reflex che le mirrorless prevedono di poter sostituire gli obiettivi, ipotizzo anche che l’attrezzatura a seguito preveda un cambio di lenti.
A parità di tecnologia, le macchine “più grandi” prevedono la gestione di una maggiore quantità di luce durante lo scatto e lenti più grandi . Ricordiamoci che è la luce che “scrive” sui sensori delle nostre macchine fotografiche ed in fase di scatto sarà sempre meglio andare a catturarne la maggiore quantità possibile.
A quelli che appartengono al secondo gruppo non posso che consigliare le macchine compatte : ce ne sono alcune davvero performanti e devono a mio parere rappresentare un’alternativa agli smartphone. Devono però avere due caratteristiche :
- devono essere “portabili” come uno smartphone. Cosa significa? Significa che quando esci di casa devi quasi sentirla addosso come un secondo telefono, deve essere sì un accessorio in più ma dello stesso livello di ingombro;
- devono avere caratteristiche tecniche migliori del miglior smartphone in circolazione al momento dell’acquisto. Altrimenti, compra lo smartphone che fa le foto migliori.
Un occhio alla grandezza del sensore
Un’altra caratteristica che dipende dal tuo personale modo di praticare la street photography condizionerà la grandezza del sensore della tua macchina fotografica.
Se sai che utilizzerai le tue foto per condividerle in rete, preoccupati piuttosto di avere la funzione wifi : per questo tipo di utilizzo un sensore di 8 mega pixel è più che sufficiente.
Sensori maggiori hanno senso solo se hai la necessità di stampare le tue foto o se sei un professionista: in pratica, se utilizzerai le tue foto al di fuori della mera condivisione sul web.
Chiudo questa osservazione con un parere personale : trovo bellissimo avere appesi alle pareti della propria casa i propri scatti migliori. Da questo punto di vista il mio consiglio è lasciarsi sempre la possibilità di stampare le proprie fotografie.
Ma l’aspetto più importante che caratterizza una macchina fotografica è l’obiettivo : talmente importante che ho deciso di dedicargli il prossimo capitolo.
Seguimi e ti spiego perché è un aspetto fondamentale…
2 . Quale obiettivo scegliere nella street Photography
Partiamo subito dicendo che questa non vuole essere una guida alla scelta di obiettivi fotografici.
Voglio invece sottolineare che la lunghezza focale che deciderai di utilizzare sarà il timbro delle tue fotografie e l’elemento più caratterizzante del tuo stile. A mio parere è l’aspetto fondamentale che ti deve guidare nella scelta della attrezzatura.
Un primo suggerimento, quello più importante : utilizza un’unica focale fissa.
Questo ti costringerà ad inventare soluzioni diverse, stimolerà la tua creatività e avrai una scelta in meno da fare in fase di scatto.
Ci sono street photographer, ad esempio, che hanno deciso di fotografare con il 35mm fisso, e lo hanno fatto per tutta la loro carriera.
Un’altra indicazione che mi sento di darti è quella di utilizzare lunghezze focali dai 50mm in giù.
Questo per due motivi fondamentali :
- sei costretto ad avvicinarti fisicamente al soggetto;
- facilita la composizione.
La vicinanza al soggetto “si sente”
Immagina di voler fotografare un soggetto che si trova ad una determinata distanza da te, e vuoi che questo occupi una determinata porzione dell’inquadratura.
Prendo spunto da tre foto a confronto trovate in una interessante discussione su juza photo :
Nella foto con la focale di 24 mm il fotografo era più vicino, come vedete c’è un diverso rapporto tra la statua e lo sfondo: cambiano le linee prospettiche e la nostra mente se ne accorge.
Soprattutto nel fotografare persone, cosa che accade spesso nella street photography, la percezione di essere stato più vicino al soggetto nel momento dello scatto crea empatia e restituisce alla fotografia un potere diverso.
Uno degli aspetti più magici della street photography è proprio quello di catturare le emozioni dei soggetti: in una foto scattata da vicino si avverte anche la paura che il fotografo ha dovuto vincere per aver osato un scatto ravvicinato, si sente la tensione.
Un esercizio per decidere quale obiettivo scegliere
Se non sai come capire quale possa essere l’obiettivo con cui più ti senti a tuo agio, prova questo esercizio.
Scommetto che possiedi uno smartphone.
Inquadra una scena a debita distanza dal telefono e utilizza lo zoom fino a quando l’immagine inquadrata rimane più o meno nelle stesse dimensioni dell’originale. Cioè, vista nello schermo, non deve sembrare ne’ più grande , ne’ più piccola dell’originale.
Adesso cerca di memorizzare la posizione dello zoom in cui si verifica questa condizione.
Guarda questo esempio e nota le proporzioni della chitarra e della poltrona nello schermo dello smartphone:

Bene: hai simulato la visuale di un 50mm full frame equivalente. Il tuo compito è memorizzare la posizione dello zoom indicato dalla freccia rossa.
Considera che uno smartphone, quando non utilizzi lo zoom, ha una lunghezza focale di circa 28mm equivalenti.
Bene : la posizione dello zoom a metà tra la posizione dei 50mm definiti prima e l’assenza di zoom e circa un 35mm equivalente.

Con queste 3 posizioni in mente scendi in strada e inizia la tua sessione di street photography.
Scegli un soggetto che non sia in movimento e prova a scattare la stessa fotografia con le 3 diverse focali.
Puoi ad esempio scegliere un paesaggio urbano, tipico della street photography. Ripeti l’esercizio per diverse volte.
La scelta della focale con cui ti senti più a tuo agio non dovrà avvenire in base alle fotografie che avrai scattato : ricorda anche che quelle 35mm o 50mm full frame equivalenti le avrai fatto usando lo zoom. Soprattutto nel caso di uno smartphone, questa condizione è penalizzante in partenza.
Devi invece tirare le somme e capire con quale delle 3 focali ti sentivi “comodo”. E’ difficile da spiegare e non ho parametri oggettivi con cui farti confrontare, ma sicuramente verso uno dei 3 sentirai un’affinità maggiore rispetto agli altri, fidati che sarà così.
L’esercizio ha l’utilità di farteli confrontare in modo facile e a costo zero : soprattutto se sei alle prime armi, trovo fondamentale provare in modo pratico la scelta dell’obiettivo.
Se vuoi approfondire ti rimando a questo articolo sulla scelta dell’obiettivo nella Street Photography.
3 . La messa a fuoco nella street photography
L’estate scorsa ho trascorso una giornata a Roma a casa di mia sorella, in attesa del mio volo per Barcellona del giorno dopo. Erano anni che non visitavo la mia città preferita e devo dire che l’ho trovata più immensa che mai.
La mia prima preoccupazione è stata quella di capire dove fare street photography a Roma : domanda alquanto stupida. Ogni angolo della città eterna, soprattutto durante il tramonto di un giorno d’estate, può trasformarsi in un’occasione da non perdere.
Ero un po’ sconsolato quando dopo due ore di tour tra vicoli magnifici e piazze mozzafiato e centinaia di persone passate attraverso il mio obiettivo non avevo trovato niente di davvero interessante.
Ma all’improvviso, in una traversa laterale che porta verso piazza San Pietro, ecco la scena : due suore vestite di bianco, un bianco perfetto tipo neve, illuminate da dietro da un sole calante. Una di loro portava appesa sulla schiena un sacco dell’Ikea, sapete di quelli blu con la scritta gialla?
Quei colori accesi, scelti dalla tavolozza ipnotica del marketing persuasivo, esplodevano letteralmente sul bianco puro degli abiti delle suore. E poi quel contrasto significante tra consumismo e religione rendevano la scena magnifica, degna di essere definita lo scatto della giornata.
Ero un po’ lontano, mi affretto per raggiungere le suore ad una distanza buona per scattare. Era una questione di secondi, come spesso accade nella street photography : loro tra un po’ avrebbero svoltato l’angolo e addio luce. Io dovevo fermarmi, regolare la macchina e scattare prima di perderle nell’abisso di quella svolta a sinistra.
Mi fermo, inquadro : stavano per girare ma la scena era ancora buona. Non avevo tempo per regolare, imposto in P (totalmente in automatico, la scena era ben illuminata e abbastanza uniforme, potevo fidarmi della macchina).
Ma il tempo di messa a fuoco, sufficientemente rapido in altre occasioni, rovinò tutto : fu troppo lungo quella volta, le suore girarono l’angolo e addio scatto.
La messa a fuoco più rapida che esista : la tecnica dell’iperfocale.
Prima dell’episodio delle suore di Roma, il tempo di messa a fuoco non aveva mai rappresentato un problema.
Quando mi concentravo su come impostare la macchina fotografica prima dello scatto erano altre le mie preoccupazioni e davo sempre per scontato una messa a fuoco rapida e precisa nel punto desiderato.
Ma nella street photography è utile essere sempre i più rapidi possibile. Il modo più veloce di mettere a fuoco in fotografia non è un sistema automatico ma qualcosa di puramente ottico ed è basato su un calcolo : la tecnica dell’iperfocale.
In pratica: tu avrai un obiettivo con una determinata lunghezza focale e per ogni scatto deciderai un determinato valore dell’apertura del diaframma. Per ogni coppia di valori , lunghezza focale – diaframma esiste una distanza oltre la quale tutta la scena è sempre perfettamente a fuoco : questa distanza è detta iperfocale.
Se tu conosci questa distanza, mentre scatti devi solo preoccuparti che la scena che intendi mettere a fuoco sia ad una distanza da te ( in realtà dalla lente) superiore alla distanza iperfocale. Non male vero?
Nell’esempio della mia foto alle suore romane se avessi utilizzato questa tecnica probabilmente mi sarei portato a casa lo scatto.
Un tuffo nel passato per capire meglio
Il concetto di distanza iperfocale è schematizzato perfettamente sulle ghiere degli obiettivi fotografici di una volta (mi sento vecchio a dire queste cose, ma sono contento di aver conosciuto “di persona” questo tipo di oggetti).
Guarda l’obiettivo manuale 55mm montato sulla mia Pentax K1000 (splendida fotocamera a pellicola di fine anni 70) : è probabile che tu non abbia mai visto obiettivi con indicazioni di questo tipo eppure racchiudevano tutte le informazioni necessarie alla regolazione in manuale che ci aiuteranno a capire il concetto di iperfocale.
Sul barilotto troviamo :
- l’indice del diaframma : è una ghiera mobile con cui si sceglie l’apertura del diaframma. Nell’esempio è selezionato il valore 16.
- la distanza di messa a fuoco : è una ghiera mobile con cui si sceglie la distanza di messa a fuoco (in corrispondenza del rombo rosso) : nel nostro caso circa 6 metri. Se lascio ferma questa regolazione e muovo la regolazione del diaframma, non varia la distanza di messa a fuoco.
- l’indice della profondità di campo : questa è una parte fissa dell’obiettivo e indica, una volta scelti diaframma e distanza di messa a fuoco, quale è l’intervallo di messa a fuoco, cioè la zona della scena in cui i dettagli rimangono sufficientemente definiti (diciamo “a fuoco”). Se vario la regolazione del diaframma, varia l’intervallo di messa a fuoco.

Come puoi notare, l’indice della profondità di campo riporta due volte i valori dei diaframmi, in modo da poter leggere i punti di inizio e di fine messa a fuoco di una determinata regolazione.
Al nostro scopo sarà utile posizionare il valore di fine messa a fuoco su infinito e leggere nel valore di inizio la nostra distanza iperfocale, oltre la quale tutto sarà nitido.
Nell’esempio della foto sopra, il diaframma 16 con quella regolazione di messa a fuoco, mi dice che tutti gli elementi della scena che sono oltre 3 metri da me saranno a fuoco.
Circa la distanza che mi divideva dalle suore nel pomeriggio di quell’estate romana !
In funzione della macchina fotografica che hai, le modalità di applicazione della distanza iperfocale saranno diverse. Lascio a te e a Google il compito di capire come fare…
Il concetto è che con una regolazione di quel tipo, regolata la macchina su una distanza iperfocale di circa un paio di metri (possibile con obiettivi grandangolari), puoi andare in giro e preoccuparti praticamente solo della composizione!
E nella street photography questo è un grande vantaggio.
Non male vero?
4 . Fotografare persone nella Street Photography
Siamo arrivati ad un punto fondamentale della Street Photography : fare fotografie alle altre persone.
E’ vero : non è necessaria la presenza di persone all’interno di uno scatto di fotografia di urban photography ma questo può valere per singoli casi. Non puoi dedicarti a questo genere e pensare di evitare “sistematicamente” la presenza di persone nelle tue fotografie.
Quindi cerchiamo di vedere insieme i motivi che rendono questo aspetto importante e qualche tecnica per evitare la paura iniziale.
Perchè fotografare persone : uno dei fondamenti della street photography
L’abituarsi a fotografare persone può aiutare ad abbattere i muri di diffidenza nei confronti degli altri che la società moderna tende sempre più a costruire.
Guardando la storia dell’umanità da una prospettiva più ampia, l’uomo tende da millenni verso l’unità e la collaborazione reciproca e non verso la chiusura e la diffidenza.
L’indirizzo attuale è un incidente di percorso che ci vorrebbe far deviare da questa traiettoria.
Ma noi siamo migliori e vogliamo restarne fuori, non è vero?
E allora, vincere la paura degli altri è un modo per dimostrarlo.
Riuscire ad essere a proprio agio nel fotografare gli altri è un modo concreto per farlo : noi vogliamo vivere la street photography come un fatto sociale.
4 tecniche per fotografare persone
Prima tecnica : Fishing Technique
Questo metodo è utilizzato anche da street photographer famosi ed ha l’obiettivo di realizzare degli scatti di tipo “candid”, cioè fotografie in cui il soggetto non è consapevole di essere ritratto.
E’ chiamato così perché prevede di avere pazienza nell’aspettare “la preda” proprio come un pescatore in attesa che il pesce abbocchi all’amo : in questo caso la preda è il nostro soggetto.
Si tratta quindi di scegliere uno sfondo particolarmente interessante ed aspettare che qualcuno passi di lì a finire di comporre la fotografia.
Nella fotografia di strada gli sfondi interessanti possono essere rappresentati da angoli urbani che offrono pattern geometrici o incroci di curve e linee sinuosi.
Ecco alcuni esempi tratti dal blog di street photography di Eric Kim :
Sempre dal blog di Eric Kim, uno scatto fondamentale di street photography del grande Henry Cartier Bresson :
Seconda tecnica : fare finta di girare un video.
Le presone sono meno in imbarazzo quando si trovano accidentalmente all’interno dell’inquadratura di un video rispetto ad essere fotografate frontalmente. E per fortuna al giorno d’oggi è verosimile girare video con una macchina fotografica (fino a pochi anni fa le macchine fotografiche facevano solo fotografie).
E allora niente di più facile : dovrai muovere la macchina fotografica come se stessi facendo una carrellata che comprenda il soggetto che ti interessa fotografare. Quando il soggetto è nell’inquadratura, scatti la tua foto. Ricordati solo di non fare l’errore di riguardare la foto subito dopo lo scatto per non essere scoperto!
Anche questa tecnica produce foto candid.
Può essere utile all’inizio quando si soffre ancora della paura di fotografare altre persone.
E ora vediamo anche un paio di metodi per scattare fotografie non “candid” : si tratta di entrare in contatto con le altre persone ed è la parte più bella della street photography, quella di cui parlavo all’inizio e che ci consente di ricevere la fiducia degli altri.
Se va male, riceveremo un no ma se va bene ci portiamo a casa lo scatto e anche qualcosa in più…
Terza tecnica : posso farti un ritratto?
Se devi chiedere il permesso fallo in modo professionale : chiedere un ritratto è un modo artistico di fare la domanda, molto meglio di : “posso farti una foto?”. Una foto possono farla tutti, i ritratti li fanno solo i fotografi!
Ripeto : si può avere timore di una brutta reazione solo quando qualcuno si trova ad essere fotografato a sua insaputa ma non è stato mai menato nessuno per aver chiesto il permesso, al limite si ottiene un rifiuto che è sempre meglio di un pugno in faccia…
Quarta tecnica : fai domande per entrare in empatia.
Per me la più difficile perché presuppone un attitudine al rapporto che se non hai all’inizio è difficile ma ti fa crescere tantissimo anche umanamente.
Evita domande che prevedano una risposta secca e che si possano chiudere con un sì o un no : fai in modo che il soggetto parli. Tipo :”ti capita spesso di venire in questo Posto? Io lo trovo fantastico” E’ difficile che qualcuno ti risponda solo sì, ma sarà indotto a chiudere il tuo giudizio.
Dopo qualche minuto, il tempo di acquisire un po’ di confidenza, chiedi il permesso di scattare.
5. Scegliere una tematica nella fotografia di strada
Fino ad ora abbiamo visto con quali strumenti avvicinarsi alla fotografia di strada : la macchina fotografica, l’obiettivo da utilizzare, il modo di mettere a fuoco e come entrare in contatto con le persone.
Ma una delle più grandi difficoltà di chi si avvicina alla Street Photography è la scelta dei soggetti.
Quando giriamo per le strade di una grande città, tutto quello che accade prende il sopravvento sulla nostra attenzione. Possiamo essere colpiti da un taglio di luce che disegna una lama sull’asfalto oppure da un uomo che legge il giornale su una panchina illuminata dal sole.
E così, tendiamo a fotografare l’inventario delle cose che troviamo interessanti. Queste suggestioni sono molto superficiali e hanno due controindicazioni :
- di solito siamo tutti colpiti dallo stesso tipo di cose e quindi non faremo mai delle fotografie originali;
- scattare foto a soggetti in cui ci siamo imbattuti per caso genera una specie di frustrazione e non ci fa mai sentire soddisfatti.
Siamo come dei cacciatori che girano a caso in attesa di una non meglio specificata preda: il peggio che può capitare e non trovarne nemmeno una.
Nel migliore dei casi faremo fotografie a soggetti che ci lasceranno la sensazione di aver potuto trovare di meglio.
C’è un modo per risolvere tutto questo : stabilire una tematica da seguire.
Tutto diventerà più concreto : avrai una meta da raggiungere ed una sincera soddisfazione nel fotografare le cose cercate.
All’inizio scegli dei soggetti semplici e casuali : questo ti aiuterà a non disperdere l’attenzione.
Dopo un po’ sentirai crescere in te la voglia di dare un senso a quelle fotografie; e allora magari inventerai un’inquadratura per sottolineare un particolare della scena che potrebbe avere un significato.
Prendi ad esempio quello che ha fatto Luigi Ghirri nel suo libro Colazione sull’erba (come già ho evidenziato in questo post) : delle semplici fotografie ai giardini, alle piante sui balconi, agli ornamenti delle case della periferia.


Queste immagini, di una semplicità assoluta, raccontano il tenero tentativo degli abitanti di quelle piccole case di portare la natura nelle loro vite.
Oppure la serie tematica Mapping di Petra Wunderlich, che ha fotografato chiese inserite in aree residenziali di Manhattan e Brooklin.


La fotografia di strada ti mette a disposizione tantissimi temi tra cui poter scegliere. Potrai concentrarti ad esempio sulle persone che aspettano il pullman, sui distributori di benzina, sui lavori in corso e questa lista potrebbe non avere fine.
6 . Street photography e privacy
Cerco di sintetizzare sul rapporto difficile che esiste tra fotografia di strada e pubblicabilità.
La domanda che sta alla base di tutto è questa : è legale fotografare persone senza avere il loro consenso?
E poi : anche in presenza del loro consenso, in che forma deve essere espresso perché le foto siano pubblicabili?
La chiave di tutto è la riconoscibilità : se nessuno dei soggetti è riconoscibile, chiaramente non c’è bisogno di alcuna autorizzazione.
E fin quì, tutto facile.
Può capitare spesso facendo urban photography di fotografare persone in luoghi pubblici, in cui queste non siano determinanti nell’economia della foto. In questo caso, anche se alcuni soggetti dovessero essere incidentalmente riconoscibili, non è necessaria autorizzazione alla pubblicazione.
In tutti i casi in cui i soggetti fotografati sono riconoscibili e isolati dal contesto, quindi anche se non dei veri e propri ritratti, è sempre preferibile avere un’autorizzazione scritta per la pubblicazione delle fotografie sul web.
Potrebbe essere sufficiente, in alternativa al formato linkato sopra, una frase più informale tipo : “io sottoscritto ….. autorizzo …. alla pubblicazione delle immagini che mi ritraggono”.
Non è sufficiente aver avuto il consenso solo verbale e, davanti a un giudice, non basta dire : ” il soggetto era in posa, è chiaro che avevo il suo consenso”.
Visto che molto probabilmente la tua macchina fotografica è in grado di girare video con audio, potresti farti rilasciare l’autorizzazione anche attraverso un video di backstage.
Ti lascio un link che riassume con alcuni casi specifici e chiari le questioni relative a street photography e privacy, sperando possa esserti di aiuto.
7 . I grandi maestri della Street Photography
Lo sai : in Picwalk crediamo che la pratica e l’osservazione siano i modi migliori per diventare più bravi in fotografia.
E allora, per migliorare nella fotografia di strada, la cosa migliore è guardare tante foto di street photographer famosi, persone che hanno fatto dell’arte della fotografia una missione di vita.
Ero un po’ indeciso sulla scelta dei nomi, ma alla fine credo che sia utile trovare ispirazione non solo dai grandi del passato ma anche da fotografi di strada contemporanei.
Ma cominciamo dal primo, e questo appartiene al passato.
Henry Cartier Bresson
L’altro giorno ero in uno dei posti di Torino che preferisco, Camera – centro Italiano per la Fotografia – a vedere una mostra di una collezione privata. C’erano opere di diversi fotografi, tutti grandi nomi della fotografia internazionale. E c’erano anche un paio di scatti di Cartier Bresson.
Guardando le sue opere al confronto di altri, ancora di più ci si accorge che HCB aveva qualcosa in più.
Quello che lascia sbalorditi è il senso geometrico: è come se avesse un compasso nell’occhio e quando il nostro cervello riconosce le forme geometriche elementari trova pace, avverte il piacere inconscio dell’approdo sicuro e si sente a casa. Ecco perché gli scatti di questo fotografo “catturano”.
Ci sono diverse frasi sulla fotografia dette da Bresson, vi lascio una delle più famose che è quella che lo caratterizza di più :
Fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi ed il cuore. E’ un modo di vivere.
E’ indissolubilmente legato al suo nome il concetto di momento decisivo: a dire il vero questo spaventa un po’ i fotografi di strada agli esordi, convinti che un buono scatto sia quell’unico scatto migliore di altri : e viene subito l’ansia di lasciarselo scappare.
In realtà i momenti decisivi sono figli di una serie di scatti alla stessa scena, e lo stesso Bresson utilizzava questa tecnica, come ho descritto nell’altro articolo sulla Street Photography.
L’immensa produzione fotografica rendo una selezione di foto di Cartier Bresson un’impresa ardua : ti lascio un link alla sezione a lui dedicata sul sito della Magnum.
Sotto alcune delle mie foto preferite: allena il tuo occhio.
© Henri Cartier-Bresson Foundation / Magnum Photos.
Chiaramente, ho scritto un post dedicato alla fotografia di Henri Cartier-Bresson.
Altri grandi del passato
Oggi il web regala a chi vuole avvicinarsi alla fotografia una grande opportunità : un enorme archivio di immagini di grandi fotografi del passato da cui assorbire il senso estetico ed imparare la grammatica visiva.
Vi indico qui sotto alcuni dei miei autori di street photography preferiti, in ordine assolutamente sparso.
Lascio a te la libertà di copiaincollare su Google i loro nomi, andare nella sezione fotografie della ricerca e lasciarti trasportare dal tuo istinto a cliccare sulla miniatura che ti ispira di più.
- Saul Letier
- Martin Parr
- Robert Doisneau
- Gianni Berengo Gardin
- Vivian Meier
- Josef Koudelka
- Alex Webb
Uno sguardo al presente
Dai grandi del passato è bene imparare le cose fondamentali : il senso geometrico, le regole di composizione, le esposizioni perfette…
Ma sicuramente di grande ispirazione è allenare la vista e la mente su autori moderni ed ammirare scatti di street photography più vicini all’estetica del nostro tempo.
E in questo caso, più che indicarti nomi specifici, ti indirizzerò verso un canale in cui trovano spazio realizzazioni degne di nota : Instagram.
E ti darò solo il via : visita il profilo nycspc , acronimo di New York City Street Photography Collective.
Si tratta di un collettivo di fotografi della Grande Mela che incoraggia la fotografia di strada mettendo a disposizione spazi espositivi e altri strumenti per facilitare la diffusione della fotografia di strada.
Sulla loro pagina internet, alla sezione Photographers, trovi la lista dei fotografi associati e una raccolta delle loro fotografie.
Per navigare invece su altri canali Instagram dedicati alla Street Photography fatti ispirare dai consigli che ti da Instagram stesso :
Cliccando sulla freccia verso il basso (quella alla destra del tasto Prenota) compaiono suggerimenti in linea con il profilo.
Conclusioni
Una delle più celebri frasi sulla fotografia di Henri Cartier-Bresson recita così :
Le tue prime 10.000 fotografie, sono le peggiori.
In meno di dieci parole, il grande fotografo ci invita a migliorare in uno dei modi più efficaci di sempre : quello della pratica deliberata.
Spero che questo lungo articolo (a proposito, grazie per averlo letto fin qui) ti abbia fatto venire voglia di iniziare.
Ecco un riepilogo dei titoli che abbiamo visto insieme :
- La macchina ideale per la fotografia di strada;
- Quale obiettivo scegliere;
- La messa a fuoco nella Street Photography;
- Fotografare persone;
- Scegliere una tematica nella fotografia di strada;
- Street Photography e privacy;
- I grandi maestri.
Adesso tocca a te.
Ti è venuta un po’ di voglia di uscire in strada?
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