Perché le foto in bianco e nero sono più belle?
La risposta di mio nonno a questa domanda cambiò per sempre il mio modo di vedere la fotografia.
Era il lontano 1985 e stavo sfogliando un libro di Cartier Bresson aperto sulla scrivania del suo studio.
Chissà perché alcuni episodi restano vivi nella memoria più di altri, tanto da riuscire a ricordare tutti i dettagli anche dopo tanti anni.
Sento ancora il profumo del legno di quello studio, la polvere sulla libreria, il piacere nel prendere in mano i pesanti album in pelle delle foto di famiglia.
E mentre mio nonno mi raccontava le storie di quei parenti lontani, io li incontravo in quelle immagini.
Anche quelle fotografie erano in bianco e nero.
A quel tempo compivo i miei primi timidi passi nel mondo della fotografia : mi avevano regalato una macchina fotografica compatta, una di quelle con l’avvolgimento automatico della pellicola : una sciccheria…
Ma le foto che facevo io non avevano nulla a che fare con le fotografie che vedevo nello studio di mio nonno.
La mia passione per il bianco e nero è nata in quel periodo e non mi ha più abbandonato.
Prima di farti conoscere la risposta di mio nonno a quella domanda, vorrei spiegarti perché sei attratto da questo tipo di fotografie e come realizzare al meglio i tuoi scatti in bianco e nero.
Niente di troppo diverso rispetto al modo di fotografare che conosci già, si tratta solo di porre l’attenzione su alcuni aspetti e, soprattutto, pensare in bianco e nero già prima dello scatto.
Se vuoi raggiungere un miglioramento devi imparare cose che ancora non sai e metterle in pratica, e lo faremo insieme passo passo.
Vedremo anche 3 situazioni in cui la fotografia in bianco e nero si esprime al meglio e inoltre, per iniziare il tuo percorso di miglioramento fin da subito, troverai degli esercizi da mettere in pratica per realizzare le tue foto.
In particolare vedremo :
- Perché fare foto in bianco e nero
- La strategia per iniziare :
- Allena il tuo occhio
- Prenditi il tuo periodo in bianco e nero
- Un errore da non fare
- Quando la fotografia in bianco e nero dà il suo meglio :
- Figure to ground
- Forme e linee
- Le ombre
- Un’ampia gamma tonale
Sei pronto?
Si comincia…
Perché fare foto in bianco e nero
Prova a ricordare quella volta in cui, insieme ai tuoi amici, avete raccontato un episodio di una vacanza passata insieme oppure una storia accaduta durante una gita scolastica (le gite scolastiche hanno sempre almeno un episodio memorabile da tramandare alle future generazioni).
Eravate tutti presenti all’evento raccontato : eppure il narratore sentirà per forza la necessità di trasformare i fatti rendendoli più significativi di quanto non lo siano stati in realtà.
E’ quasi un patto collettivo : tutti ricordate che in effetti le cose sono state “più normali” ma è naturale lasciare che il ricordo le magnifichi; fingere di essersi divertiti, spaventati o commossi più di quanto non sia avvenuto in realtà.
In nome di quel patto, nessuno si sognerebbe mai di dire : “Ma non esagerare, in realtà è stato meno bello di come lo stai raccontando…”.
E capita così anche con la fotografia.
Sentiamo il bisogno di trasformare quello che abbiamo visto e catturato con la macchina fotografica.
Ecco perché siamo così attratti dalla post-produzione o dagli effetti di Instagram…
Anche una fotografia è la rappresentazione di un fatto che è passato, come una gita scolastica o la vacanza di dieci anni fa. Solo che invece di usare tante parole, tutto è sintetizzato in un’immagine fissa : una potente sintesi narrativa.
Pur essendo una diversa forma di narrazione, avvertiamo la necessità di trasformare quello che effettivamente avevamo di fronte agli occhi.
Una foto che ritrae perfettamente la realtà così come è stata vista dal nostro occhio è una foto priva di potere narrativo : abbiamo bisogno che il racconto scivoli lungo la vertigine dell’iperbole.
Da questo punto di vista l’utilizzo del bianco e nero restituisce all’istante rappresentato una delle più efficaci possibilità di trasformazione.
Il senso di distanza dalla realtà è garantito da un fatto oggettivo : la scena fotografata era a colori.
E se aggiungiamo il fatto che sappiamo benissimo che un tempo il bianco e nero era l’unica forma possibile di fotografare, ecco che si aggiunge anche quel legame col passato che rende ancora più attraente il suo utilizzo.
Infine lascia spazio all’immaginazione perché siamo stimolati a indovinare qualcosa che non vediamo: il colore.
La natura conosce solo colori : il bianco e nero non sono colori. (Renoir) Condividi il Tweet
Come fare foto in bianco e nero : la strategia per iniziare.
Ti sarà sicuramente capitato di trasformare in bianco e nero una fotografia scattata a colori, abbassando la saturazione con un programma di post-produzione oppure applicando l’effetto preimpostato di qualche applicazione.
Ma, come già detto, una fotografia in bianco e nero va pensata prima dello scatto. I contrasti ottenuti con i grigi sono diversi da quelli offerti dai colori e inoltre il bianco e nero esalta alcune situazioni.
Come al solito voglio che di questo articolo ti resti subito qualcosa e quindi partirei subito con un paio di aspetti che potrai subito mettere in pratica.
Per il primo di questi aspetti ci viene in aiuto la tecnologia.
Allena il tuo occhio
Prima dell’avvento della fotografia digitale una delle capacità più grandi che potesse avere un fotografo era di previsualizzare il risultato finale, in funzione delle regolazioni della macchina fotografica.
La previsualizzazione era anche uno degli obiettivi che aveva Ansel Adams quando inventò il sistema zonale (se non lo conosci ti ho linkato un articolo, tratta gli aspetti tecnici fondamentali del bianco e nero).
Se utilizzi uno smartphone, una compatta o una reflex hai sicuramente la possibilità di vedere in anteprima la scena in scala di grigi sul display o nel mirino.
Hai comunque la possibilità di controllare la resa della foto subito dopo lo scatto.
Questo è un vantaggio enorme : anche se non amo particolarmente il gesto del chimping (riguardare la foto sul display subito dopo lo scatto), trovo utilissimo farlo nei primi periodi di un approccio totale al bianco e nero.
Ti allenerai a creare collegamenti tra il tipo di scena da fotografare, la regolazione della macchina e il risultato finale.
Raggiungere quella consapevolezza inconscia che solo la pratica continuativa e deliberata riesce a darti, varrà più di tutta la teoria su cui potrai documentarti.
Ma per raggiungere questo obiettivo, devi fare tante foto…
(Ti lascio un link ad un interessante articolo in cui si parla di come non farsi distrarre dai tecnicismi per concentrarsi sugli aspetti importanti della fotografia.)
Prenditi il tuo periodo in bianco e nero.
Anche il secondo aspetto di cui ti voglio parlare è legato alla tecnologia: questa volta però vorrei che tu scarificassi una comodità che la tecnologia ci mette a disposizione (lo so, rinunciare alle comodità può essere doloroso, ma ogni tanto uscire dalle nostre zone di comfort aiuta, caspita se aiuta…).
Sto parlando della possibilità di passare dal colore al bianco e nero tra uno scatto e l’altro.
Una volta caricavo il mio rullino 36 pose in bianco e nero (il mio preferito era il Kodak 100 TMax montato su Nikon F3 o Pentax K1000, due macchine meravigliose) e finché non finiva il rullino nella testa avevo solo bianco e nero.

Esponevo in funzione della zona che volevo ottenere, valutavo l’estensione della gamma dei grigi, applicavo le nozioni del sistema zonale.
Ad esempio, una figura scura fortemente contrastata con lo sfondo potrebbe diventare completamente nera in bianco e nero (effetto che molto spesso si cerca volutamente), mentre potrebbe avere una resa inferiore a colori.
Al contrario contrasti minori rendono meglio a colori che in bianco e nero.
Guarda questa foto a colori :
E adesso guarda la stessa fotografia in bianco e nero :
In questo caso lo sfondo è rappresentato dalla saracinesca e il soggetto dall’uomo seduto di schiena.
Nella versione in bianco e nero il soggetto si perde quasi nello sfondo mentre in quella a colori il nero e il verde contrastano di più. Questo fa sì che il soggetto venga maggiormente valorizzato.
Non ti chiedo di farlo per un mese intero (anche se sarebbe l’ideale), ma dovresti almeno fare uscite dedicate in cui immagini il mondo in bianco e nero, tenendo a mente tutte le situazioni di cui ti sto per parlare in cui il bianco e nero dà il suo meglio…
Fai finta di avere nella tua macchina digitale un rullino in bianco e nero…
Un errore da non fare quando visualizzi in bianco e nero
I contrasti del mondo a colori non sono gli stessi di quello in bianco e nero, infatti alcuni accostamenti che funzionano molto bene con i colori (ad esempio i due colori complementari rosso e verde) non hanno la stessa resa in bianco e nero.
Per intuirlo basta guardare la ruota dei colori nella sua versione in scala di grigi :
Come vedi, ad esempio, il rosso e il verde si traducono in un grigio della stessa luminosità.
Come esempio guarda queste due foto a confronto :
Nella versione in bianco e nero i fiori rossi sono praticamente spariti…
Questo è avvenuto perché ho semplicemente desaturato la foto iniziale a colori.
Ma per rendere bene in bianco e nero la scena che abbiamo in mente (che ti ricordo, come tutto il mondo reale, è a colori) non basta desaturare.
Bisogna trasformare ogni colore nella tonalità di grigio desiderata.
E’ possibile fare questo attraverso la post produzione.
Vedremo adesso due modi molto semplici per capire quali sono le potenzialità di sviluppo in camera chiara, in modo da aiutarti nella previsualizzazione dell’immagine.
Utilizzeremo Snapseed, un’app di Google gratuita e molto potente per l’elaborazione delle fotografie e Lightroom.
Ricorda : dobbiamo riuscire a trasformare un determinato colore in una precisa tonalità di grigio.
Il nostro esempio sarà il rosso nella foto dei tulipani.
I filtri in bianco e nero di Snapseed
Una volta scaricata e installata l’applicazione nella funzione bianco e nero, carica la foto cliccando sul tasto “Apri” e poi vai al menù “Strumenti” :
Seleziona “Bianco e nero” :
A questo punto alla tua fotografia verrà applicato un primo filtro preimpostato neutro che produrrà una semplice desaturazione : ma non è questo che vogliamo, come non vogliamo scegliere tra una delle impostazioni predefinite.
Cliccando sul pulsante in basso a destra si aprirà il menù dei filtri colore : anche questa volta preimpostato su un tono neutro.
Qual è l’effetto di un filtro colore su una fotografia in bianco e nero?
E’ quello di rendere in un grigio più chiaro quel colore nella fotografia in bianco e nero.
Se vogliamo che i nostri tulipani rossi risaltino nel nostro bianco e nero allora dovremo prorpio applicare un filtro rosso :
Non male vero?
Ora tocca a te esercitarti con gli altri filtri, applicandoli alle tue fotografie.
Miscela bianco e nero con Lightroom
E’ chiaro che anche un programma come Lightroom può agire sulla resa di grigio di un colore in modo selettivo.
Una volta caricata la foto, nel menù di sviluppo seleziona “Bianco e nero”:
Scorrendo in basso nel menù troverai la regolazione “Miscela bianco e nero” che rappresenta un potentissimo strumento.
Puoi infatti regolare selettivamente la luminosità di ogni colore : in questo caso ho semplicemente alzato il valore del rosso e abbassato il valore del verde.
Come vedi il risultato è stupefacente e tutto in pochi passi.
Sono sicuro che anche il tuo software preferito ha la possibilità di effettuare questo tipo di regolazione.
Quando la fotografia in bianco e nero dà il suo meglio : le 4 situazioni da non perdere.
E siamo arrivati al solito punto : fare pratica è il miglior modo per imparare.
Se vuoi conoscere i motivi per cui sono convinto che fotografare sia più efficace di studiare la teoria, ti lascio il link ad un articolo sui modi di insegnare fotografia.
In realtà, come scrivo nell’articolo, lascio solo che la teoria arrivi dopo la pratica. In questo modo, i risultati iniziali fanno crescere la motivazione e lo studio della teoria si trasforma nella curiosità di capire il perché di cose che si è già in grado di fare.
Tornando alla fotografia in bianco e nero, ti indicherò ora alcune situazioni in cui si esprime al suo meglio.
1. Figure to ground : il distacco del soggetto dallo sfondo.
Una fotografia narra qualcosa : un aspetto fondamentale di questa narrazione è che esista un soggetto.
Il soggetto deve essere subito riconoscibile altrimenti la fotografia perde di forza e il bianco e nero riesce a garantire la riconoscibilità del soggetto quando esiste un forte contrasto con lo sfondo.
Sia chiaro, questa è una regola di composizione valida anche per il colore, ma la forza del contrasto tra uno sfondo bianco e un soggetto nero (o viceversa) capisci che esalta le cose al massimo livello.
Esistono due colori che avvicinati contrastino di più del bianco e nero?
No, per definizione.
Guarda questa foto :
Quando l’ho scattata stavo pensando in bianco e nero : io ero in una zona in ombra e i soggetti (le ragazze sulla panchina e l’uomo di schiena) avevano uno sfondo molto illuminato.
Questa è la resa in bianco e nero :
Come immaginavo, lo sfondo è diventato un grigio chiaro molto luminoso e i soggetti contrastano nel loro grigio scuro, e rimangono più in evidenza rispetto alla foto a colori.
Il bianco e nero dà alla scena un carattere di maggior sospensione.
Ma facciamo di più…
Aumentiamo ancora il contrasto :
Adesso abbiamo quasi solo neri e bianchi e si sono persi i dettagli delle foglie in ombra ai piedi dell’albero e delle parti chiare dello sfondo, che è diventato un unico campo bianco.
La perdita di dettagli rappresenta un errore dal punto di vista tecnico : ma tu, la definiresti una foto sbagliata?
Io sono soddisfatto perché era quello che cercavo.
Considera che l’occhio tende a guardare prima le zone a maggior contrasto, come rappresentato in queste due figure :


(Le immagini sono prese dal blog di Eric Kim, dai un’occhiata se non lo conosci).
I numeri rappresentano l’ordine in cui il nostro occhio tende a percorrere l’immagine, dalla figura che contrasta maggiormente lo sfondo a quella che lo contrasta meno.
Dobbiamo fare in modo che il soggetto sia la prima cosa su cui si concentra l’attenzione di chi guarderà la fotografia.
Nella foto di sopra non c’è possibilità di scampo : appena vista la foto di certo l’occhio non cade in mezzo al nero delle foglie ma va dritto sui soggetti.
Voglio che anche tu facessi dei ragionamenti di questo tipo nella prossima uscita in bianco e nero che programmerai di fare.
All’inizio potrai provare con un solo soggetto su uno sfondo semplice.
Possibilità per esercitarsi N° 1 : il contrasto con lo sfondo.
Aspetta che il sole inizi a calare e scegli un punto illuminato : ad esempio, un muro che riceve i raggi del sole.
Mettiti di spalle alla luce e aspetta il passaggio di un soggetto (questa è la fishing technique, una tecnica di cui parlo in questo post sulla Street Photography).
Cerca di raggiungere l’obiettivo di una chiara identificazione del soggetto attraverso il contrasto con lo sfondo.
Prova a spingere l’esposizione anche oltre quello che ti consiglia l’esposimetro : sovraesponi un po’ alcuni scatti e fanne altri sottoesposti. Poi osserva i risultati e i parametri che hai utilizzato.
2. Forme e linee.
La fotografia in bianco e nero esalta le geometrie regolari nello spazio.
Soprattutto nella Street Photography, capita spesso di trovarsi di fronte a scenari urbani che offrano questo tipo di opportunità.
Ma anche in natura è possibile trovare delle trame che si ripetono con regolarità.
Anche questa volta ti voglio far vedere una stessa foto a confronto, prima a colori e poi in bianco e nero :
Ecco come appare in bianco e nero :
Nella versione in bianco e nero tutte le linee sembrano maggiormente ricalcate, come fossero dei tratti a matita.
Le linee dritte all’interno di una fotografia hanno la funzione di guidare il nostro sguardo : in composizione fotografica si chiamano linee guida (te ne parlo in questo post sulla composizione nella fotografia di strada).
Al pari delle zone a forte contrasto, dove il nostro occhio si sofferma per prima, al fondo di una linea guida è sempre bene posizionare il soggetto della foto.
La foto di prima non è particolarmente valida da questo punto di vista perché non esiste un soggetto riconoscibile, ma voleva essere solo un esempio della resa delle linee in bianco e nero.
Ma tu sarai più bravo di me : hai un altro possibile sfondo per la tua fotografia in bianco e nero.
Possibilità per esercitarsi N° 2 : le linee guida.
Quando ti sarai stancato di fotografare i tuoi soggetti di fronte al muro illuminato per provare il figure to ground, potrai aspettarli al fondo di una serie di linee guida che avrai scelto di proposito.
L’occasione più semplice è rappresentata dalle linee convergenti tracciate da una strada.

3. La fotografia in bianco e nero : giocare con le ombre.
Fotografare le ombre è possibile anche nella fotografia a colori : ma perché sono più interessanti in bianco e nero?
Perchè le ombre, anche nella fotografia a colori, sono nere. In una foto in bianco e nero esiste la possibilità che le ombre si confondano con il resto della scena, sono quindi maggiormente protagoniste. Se ci pensi, possono confondersi addirittura col soggetto da cui sono prodotte!
Torniamo a guardare la foto a colori e in bianco e nero del ponte :
Le ombre disegnate sono quelle della ringhiera di sinistra (il sole calante era da quel lato).
Nella foto a colori il loro effetto è più leggero; non esiste un altro elemento della scena che abbia lo stesso timbro tonale.
Nella versione in bianco e nero le ombre rappresentano una presenza più marcata e la loro importanza compositiva sale di livello. Sembrano siano anch’esse fatte di materia, al pari della ringhiera di cui sono una proiezione.
Vediamo alcuni esempi presi da Instagram :
Sono due belle foto, in cui le ombre caratterizzano molto lo scatto, ma il nostro cervello le riconosce in quanto tali.
Vediamo alcuni casi in bianco e nero :
Nella foto dell’uomo che cammina sia lui che la sua ombra sono neri.
Anche in questo caso sappiamo che esiste l’uomo e che esiste la sua ombra : ma il fatto che dal punto di vista visivo non ci sia differenza tra loro, conferisce maggiore tensione alla scena.
Nello scatto del bambino l’ombra lunga prodotta da un sole in pieno tramonto viene raddoppiata dalla parete a specchio sulla destra. Una fotografia visivamente molto complessa ma di sicuro impatto.
Avrai notato che per fare in modo che il soggetto resti completamente nero conviene posizionarsi di fronte alla luce: se lo fai, occhio alla regolazione dell’esposizione. Da questa posizione eviti anche il rischio che la tua ombra venga in foto.
Lo avrai già capito : abbiamo trovato anche il terzo esercizio per allenare il tuo bianco e nero.
Possibilità per esercitarsi N° 3 : le ombre.
Questa volta lo scenario che dovrai individuare è durante l’alba o il tramonto, quando le ombre sono più lunghe e suggestive.
Individua una tratto di luce e aspetta che il tuo soggetto vada a posizionarsi.
In città, uno scenario possibile è rappresentato dal sole che passa tra due palazzi vicini nelle ore del tramonto : di solito si proietta a terra una bella luce in diagonale (è praticamente lo scenario della foto dell’uomo che cammina vista sopra).
4. Fotografa in bianco e nero con la gamma di toni più ampia possibile
Abbiamo già citato il sistema zonale di Ansel Adams parlando di previsualizzazione.
Alla base di questo metodo c’è la suddivisione in 10 zone dei grigi ottenibili attraverso l’esposizione e lo sviluppo del bianco e nero.
Tralasciando le considerazioni relative allo sviluppo della pellicola, tutte le considerazioni sull’esposizione sono valide anche per il digitale in bianco e nero.
Possiamo dare alle 10 zone di Adams questa rappresentazione :
Una buona fotografia contiene al suo interno il maggior numero di livelli di grigio compresi nella scala di Adams.
Come vedi, quando l’esposimetro della nostra macchina fotografica dice che l’esposizione è corretta, ti sta dicendo che farai una foto sul famoso grigio medio, corrispondente alla zona 5.
Questo per questioni di standardizzazione, cioè per fare in modo che tutti gli esposimetri parlassero la stessa lingua.
La cosa è evidente quando fotografi una parete completamente bianca ben illuminata : se segui l’esposimetro il risultato sarà una foto grigia, non bianca.
Prova per curiosità, puoi farlo anche con lo smartphone impostando la modalità di ripresa su bianco e nero.
Fare una foto con la più ampia gamma possibile di grigi vuol dire cercare di ottenere all’interno della fotografia zone comprese quanto meno all’interno dei valori con dettagli.
Il passaggio da un valore all’altro del sistema zonale corrisponde ad uno stop della macchina fotografica. Puoi quindi ottenerlo tramite apertura e chiusura del diaframma o innalzamento o abbassamento dei tempi di esposizione.
Se vuoi approfondire ti rimando al post sul sistema zonale (CLICCA QUI).
Possibilità di esercitarsi N° 4 : aumenta la gamma tonale
Non è facile esercitarsi ad avere una grande estensione di gamma tonale perché il risultato dipende molto dall’esperienza e dalla scena che si sta fotografando.
Possiamo però provare a scattare in una stanza buia, illuminata da un punto luce abbastanza concentrato e fare in modo che le zone che cadono nel buio pieno siano dei neri profondi.
Quindi magari con esposimetro spot illumina quelle zone : se scatti come indica l’esposimetro la zona sarebbe grigio medio ma tu vuoi un nero intenso. Allora diminuisci di 3 stop e poi inquadra tutto.
Il risultato dovrebbe contenere un bel nero intenso nella zona su cui hai regolato e una bianco brillante in corrispondenza del punto luce.
Nel resto della scena dovrebbero rimanere i livelli intermedi.
Il modo migliore per allenare il tuo occhio : guardare le foto degli altri
Guardare le foto dei grandi autori rappresenta il modo migliore per creare un proprio senso estetico.
Voglio suggerirti 2 libri di fotografie in bianco e nero che non possono mancare nella tua libreria; i bei libri di fotografia rappresentano dei veri e propri oggetti di arredamento.
1 – Henri Cartier-Bresson : lo sguardo del secolo.
Ci sono tanti libri di Cartier-Bresson ma questo piccolo testo è davvero ben fatto. Oltre a riproporre alcuni degli scatti più celebri del fotografo francese, ne ripercorre la vita e contiene delle rarissime trascrizioni di interviste.
In più è davvero economico.
2 – Sebastião Salgado : workers – la mano dell’uomo.
Questo è un vero e proprio libro di fotografia. Dimensioni importanti, foto a tutta pagina, opuscolo con le didascalie e una fattura tipografica notevole.
Tra i libri di Salgado che preferisco anche per la tematica trattata : il suo bianco e nero racconta della fatica degli uomini in lavori da tutte le parti del mondo.
Dai pescatori siciliani a i raccoglitori d’oro brasiliani, per passare dagli addetti ai giacimenti petroliferi in Kuwait subito dopo la prima guerra del Golfo.


I testi di Salgado descrivono vite di persone che non avresti mai immaginato.
Si spende un po’ di più ma ne vale la pena.
3 – Diane Arbus: An Aperture Monograph
Una fotografia “diversa”, un modo di comporre fuori dagli schemi e i suoi soggetti straordinari : il tutto rigorosamente in fantastiche fotografie in bianco e nero.

Diane Arbus è sicuramente una fotografa da scoprire e il libro che ti consiglio raccoglie i suoi migliori scatti. Anche in questo caso di tratta di un’edizione molto ben curata e stampata in modo eccezionale, per impreziosire la tua libreria.
Ti lascio anche il link all’articolo : Diane Arbus : fotografia, fascino e diversità.
Conclusioni
Perché le foto in bianco e nero sono più belle?
E’ arrivato il momento di farti conoscere la risposta di mio nonno :
Perchè in bianco e nero suggerisci, col colore affermi.
Quella risposta mi è rimasta impressa per anni nella memoria e non rimasi particolarmente deluso quando scoprii che si trattava di una citazione del grande fotografo Paul Outerbridge.
Lui rimaneva sempre il mio eroe : quello che sapeva citare a memoria le frasi dei grandi fotografi.
Suggerire invece di affermare è comunque il segreto delle buone fotografie: lasciare un senso di indefinito, fare in modo che chi osserva completi il significato della fotografia.
Abbiamo già visto nel post sul linguaggio fotografico quanto sia importante e allo stesso tempo raro riuscire a realizzare fotografie che abbiano un vero significato.
Facciamo insieme un riepilogo di cosa abbiamo visto in questo lungo post:
- il bianco e nero esalta la narrazione delle cose che vogliamo restino con le nostre fotografie;
- bisogna pensare in bianco e nero la scena prima di scattare e conviene non alternare scatti in bianco e nero con quelli a colori;
- devi sempre considerare che i contrasti dei colori non corrispondono a quelli della scala di grigio : puoi usare la post produzione per migliorare le tue fotografie (con Snapseed, Lightroom o il software che preferisci)
- possiamo esaltare i nostri soggetti attraverso il contrasto con lo sfondo (ricerca il tuo muro illuminato e aspetta il tuo soggetto) , attraverso le linee guida (cerca la tua strada e aspetta il tuo soggetto), attraverso le ombre (cerca il tuo varco di luce e aspetta il tuo soggetto) o con un’ampia gamma tonale (regola i tuoi grigi cercando nella tua foto neri e bianchi intensi).
Qualunque sia la motivazione che preferisci, una cosa è certa : la fotografia in bianco e nero non è migliore né peggiore di quella a colori : è un qualcosa di completamente diverso.
Scommetto che ti è venuta una gran voglia di metterti alla prova…
Secondo te : qual è il carattere distintivo delle foto in bianco e nero?
Ho trovato questo articolo molto interessante e pieno di spunti di riflessione.. sicuramente mi eserciterò e scatterò con una maggiore consapevolezza !
Grazie Elisa!
Sono felice ti sia piaciuto l’articolo.
Spero che gli spunti di riflessione che hai trovato ti portino a scattare tante foto : la pratica resta sempre il mezzo più potente che abbiamo per migliorare.
Ciao è un vero piacere aver letto questo articolo . Credo che la risposta che tuo nonno disse sia emblematica. Farò tesoro di tutto questo
Grazie Barbara!