
Potremo dire di vivere in una società migliore quando le opere di un artista come Robert Mapplethorpe non provocheranno più risatine e fastidi. E sarebbe solo un primo, importante passo.
Il livello successivo sarebbe capirne la grandezza.
Robert Mapplethorpe, noto omosessuale morto di AIDS, ha trascorso gli ultimi anni della vita promuovendo l’omosessualità. Se qualche senatore non sa di cosa sto parlando, quando parlo dell’arte in questione… che guardi le immagini.
Dall’inizio del documentario : Look at the pictures
Sono queste le parole che pronuncia un procuratore all’inizio del documentario Look at the pictures: nel 1990 i curatori della mostra The Pefect Moment, che comprendeva anche dei ritratti sadomaso, vennero condannati per induzione all’oscenità.
E allora guardiamole queste immagini e cerchiamo di capire se sono davvero oscene oppure frutto della mano di uno dei più grandi autori della fotografia del secolo scorso.
Capiremo guardandole se siamo pronti ad una società migliore e se siamo almeno migliori di certi procuratori…
E’ inutile andare in ordine con uno come Mapplethorpe e allora, invece di raccontarti dei primi anni della sua vita partiamo da un qualsiasi pomeriggio sulla quarantaduesima strada di New York…
Robert Mapplethorpe e quei ragazzi nel cellophane
In un caldo pomeriggio newyorkese degli anni 70, Robert Mapplethorpe stava passeggiando sulla quarantaduesima strada.
Al centro di un marciapiede notò un’edicola con alcuni giornali con dei ragazzi nudi in copertina.
Ebbe subito la sensazione di trovarsi davanti a qualcosa che sarebbe diventato importante per la sua vita. Guardandoli, sentì una specie di calore allo stomaco ed un senso di proibito accresciuto dal cellophane in cui erano avvolti.
Guardando le immagini pornografiche provavo una certa sensazione… se fossi riuscito a trasmetterla aggiungendo un certo segno di perfezione avrei creato davvero qualcosa di mio.
Robert Mapplethorpe
E quelle immagini diventarono subito i suoi primi soggetti da elaborare.
Le ritagliava e le ricomponeva in collage, creando nuove forme e nuovi significati : da quei primi lavori si intuisce già un talento per la composizione e la ricerca della perfezione formale.

Ma le riviste pornografiche erano materiale scadente e non avevano quella ricercatezza formale a cui Robert Mapplethorpe aspirava.
Fu così che iniziò a desiderare di diventare l’autore dei suoi soggetti e trovò nelle polaroid un valido strumento per iniziare a creare il proprio immaginario.
E’ per questo che ha iniziato con le polaroid, non certo perché volesse fare il fotografo.
La prima ragazza che ha fotografato con la polaroid è stata Patti Smith, il primo ragazzo fu David Croland.
Il tutto avveniva nei primi anni 70 nelle stanza del Chelsea Hotel di New York.
Ma cosa ci facevano Patti Smith e Robert Mapplethorpe nel luogo simbolo della cultura alternativa del secolo scorso?

La prima donna e il primo uomo di Robert Mapplethorpe
Robert Mapplethorpe cresce in una normale famiglia borghese a Long Island e trascorre un’infanzia godendo dell’attenzione e dall’affetto della sua famiglia.
Fino al liceo era un ragazzo solitario che disegnava sempre ed era già attratto dalle arti figurative. A quel tempo, e per gli anni successivi, avrebbe considerato la fotografia come un arte minore e non avrebbe aspirato a diventare un fotografo.
Contro la volontà del padre si iscrive alla PRATT, un istituto di arte e design.
E’ alla Pratt che nel 1967 conosce Patti Smith che era appena arrivata a New York, anche lei con ambizioni nel campo dell’arte. Come in quegli anni Robert Mapplethorpe non era ancora interessato alla fotografia, anche Patti non immaginava che il suo futuro sarebbe stato nella musica.
Era la poesia la sua maggiore aspirazione in quegli anni; il rapporto con Robert e la vita al Chelsea Hotel sono meravigliosamente raccontati nel libro Just Kids , di cui è autrice la stessa Patti Smith.

Robert Mapplethorpe passava le sue giornate alla Pratt mangiando quasi solo barrette di cioccolato e fumando sigarette, molto spesso bagnate con LSD. Spesso potevi vederlo girare per il campus indossando un mantello nero, con la sua scimmietta sulla spalla.
Nel 1969 si trasferisce insieme a Patti Smith al Chelsea Hotel.
Disegnavano e “facevano gli artisti” tutto il giorno; erano giovani e Patti fu la prima persona di cui si innamorò Robert, nonostante lui fosse omosessuale e questo lo porterà ben presto a scegliere un’alternativa a Patti.
Lui lavorava con capi d’abbigliamento, faceva assemblaggi con giacche e altri oggetti, lei scriveva poesie.
Quando Sandy Daley, la loro vicina di camera al Chelsea, ebbe a disposizione dei soldi per realizzare un film, scelse Robert come soggetto insieme ad un altro ragazzo che in quegli anni aveva fatto anche il modello per Andy Warhol : David Croland.

Il soggetto di quel piccolo film, dal titolo Robert Having His Nipple Pierced, fu un piercing al capezzolo di Robert. La colonna sonora era di Patti Smith.
Era quello il periodo in cui Robert iniziò a realizzare le sue prime polaroid.
David e Robert cominciarono a frequentarsi e a poco a poco diventarono amanti.
La prima mostra di Robert Mapplethorpe
Mapplethorpe era convinto di una cosa :
Una mostra non inizia quando vai all’inaugurazione, inizia quando ricevi l’invito
Robert Mapplethorpe
E quindi, quando si trattò di produrre l’invito per la sua prima mostra di polaroid, lasciò tutti a bocca aperta.
La busta in cui era contenuto era di Tyffany & Co. e l’invito era avvolto nella pellicola protettiva delle polaroid.

Voleva che le persone che lo ricevevano se ne ricordassero.
Il cerchio bianco non era perfettamente opaco : in questo invito c’è già tutto Robert Mapplethorpe.
Robert Mapplethorpe sul trampolino di lancio
Un giorno David Croland stava passeggiando con Sam Wagstaff su un qualsiasi marciapiede di New York quando Sam vede per caso una foto di un giovane Robert Mapplethorpe con un cappello di Marinaio e chiese a David se conoscesse quel modello.
All’arrivo di David Croland, Patti Smith capì che lui era l’amore più giusto per Robert e si fece da parte. A sua volta lo stesso David fece lo stesso favore a Robert quando si trattò di lasciare il posto a Sam Wagstaff.
David chiamò Robert e gli disse: “Ascolta, la tua nave è arrivata, è nel mio porto : tu salterai su questa nave, lo amerai e lui amerà te, lo vedo chiaramente…”.

Attraente e ricco, Sam Wagstaff era un famoso collezionista d’arte e in quel preciso momento della sua vita rappresentò il ponte perfetto verso la fama e il successo.
A detta di molti, senza Sam la carriera di Robert Mapplethorpe non sarebbe esistita.
Assieme al suo grande talento per la creazione di immagini, Robert Mapplethorpe aveva una grande capacità di saper utilizzare le persone della sua vita per diventare famoso. Aveva una sana e infinita ambizione personale che non lo abbandonava mai.
Sam Wagstaff gli compra una Hasselblad e si può dire che la fotografia inizia finalmente a diventare importante per Robert.
Lo introduce nell’alta società e anche Andy Warhol, in un primo momento perplesso delle polaroid di Mapplethorpe, gli da la sua benedizione.
Robert viene mandato come reporter nell‘isola di Mustique, luogo di villeggiatura scelto dall’alta società, in cui inizia a conquistarsi un posto nei salotti buoni attraverso i suoi ritratti.

Robert Mapplethorpe associa alle frequentazioni mondane l’interesse per il sesso estremo e così intervallava alle cene mondane le sue frequentazioni del Mineshaft, un locale gay di New York in cui si potevano concretizzare le fantasie erotiche più violente del sesso sadomaso.
Erano due piani dove si consumava il sesso più scandaloso dai tempi dell’antica Roma, qualsiasi tipo di sesso.
I contenuti estremi delle immagini venivano elaborati attraverso un’estetica raffinata e ricercatissima in modo che il disgusto o l’eccitazione fossero accompagnati dalla percezione di una incomprensibile bellezza.
Sono sempre stato affascinato dall’idea di prendere un soggetto carico di significato come la sessualità e di portarlo in qualche modo ad un livello mai raggiunto prima.
[…] Le opere legate alla sessualità sono direttamente collegate alle mie esperienze personali, era un’area mai esplorata dall’arte contemporanea. E quindi era un’area che mi interessava per poter dire quello che volevo.
Robert Mapplethorpe

Nel 1977 ebbe la possibilità di esporre nella galleria di Holly Solomon . Non gli fu però concesso di mostrare al pubblico i lavori che avevano origine al Mineshaft ma solo quelli più “normali” relativi alla ritrattistica e a soggetti non BDSM.
L’ambizione di Robert in quel periodo fece sì che in parallelo organizzò un’altra mostra con i soggetti a carattere sessuale.
Anche in questo caso i due inviti sono a dir poco geniali e sono l’emblema della doppia anima di Robert Mapplethorpe :
In occasione delle due inaugurazioni, Robert e Sam organizzarono una cena di cui ti riporto l’invito :
Black tie : elegantissimi.
Robert Mapplethorpe : i Portfolio X, Y, Z

Robert viveva in un Loft al 24 di Bond Street, zona a quel tempo malfamata caratterizzata dalla presenza di molti artisti. Era in quel Loft che Robert mostrava ai critici le sue opere.
Un modo per far vedere le proprie fotografie era quello dei Portfolio, raccolte di 13 stampe alla gelatina ai sali d’argento, confezionate in modo elegantissimo e autografate con la grafite.
Ognuno dei 3 Portfolio era dedicato ad un tema specifico.
Il Portfolio X era la raccolta dedicate alla pratica del sesso estremo. Ti lascio il link ad un lotto di Sotheby’s in cui potrai vedere le 13 stampe e il valore che le opere di Mapplethorpe hanno raggiunto nelle aste di arte.

Il formato molto ricercato spinge al massimo la bellezza formale delle immagini e amplifica ancora di più il contrasto tra la forma e i contenuti di cui parlavamo prima.
Intervistatore : cosa rispondi a chi ti accusa di avere una mente sporca?
Robert Mapplethorpe : non so cosa significhi esattamente, tutti in un modo o nell’altro sono coinvolti nella sessualità , quindi se credi che il sesso sia sporco, tutti hanno una mente sporca direi… ma io non ho mai considerato il sesso una cosa sporca.

Il contrasto tra la raffinata confezione dell’opera e il contenuto non è invece presente nel caso del Portfolio Y, dedicato ai fiori.
Qui tutto torna : i chiari scuro e le ombre, i neri profondi e la sinuosità delle forme trovano accoglienza nella produzione raffinata delle stampe.

I fiori sono una tematica da sempre presente nell’opera di Mapplethorpe, quasi costituissero la palestra formale dell’autore. In queste fotografie si vede tutto il talento per la costruzione dell’immagine.

Robert Mapplethorpe non è mai stato un tecnico e non sapeva sviluppare le fotografie ma sapeva assolutamente quali caratteristiche doveva avere una bella immagine. E faceva di tutto per raggiungere il risultato che aveva nella testa.
Ad un certo punto della sua vita arrivò un’altra passione, ancora più forte di quella per il sesso : gli uomini neri, a cui dedica il Portfolio Z.

Fotografava gli uomini di colore in quanto forme perfette, senza alcun tipo di implicazione sociale e cercava nei loro corpi di poter raggiungere la plasticità della scultura attraverso la fotografia.
Anche in questo caso dei soggetti viene esaltata la perfezione formale e il tutto resta incorniciato perfettamente dal formato del Portfolio.

L’ultimo amore di Robert Mapplethorpe
Durante gli anni 80 Robert Mapplethorpe ha cercato Dio in un uomo nero e lo ha trovato in Milton Moore e si innamorò di lui.

Rappresentava per lui l’uomo nero perfetto, per la classicità delle sue forme e, per alcuni, anche per altro.
Si innamorò del pene di Milton, perché era perfetto.
La cosa di cui il mondo ha più paura è il pene : lui osava mostrare il pene nero.
Dietro tutti i pregiudizi sessuali c’è l’invidia, l’invidia del pene che fa impazzire le persone.
O di lussuria, o di paura.
Dal documentario : “Look at the pictures”
Un punto di vista interessante, soprattutto ora che conosciamo meglio Mapplethorpe e sappiamo che non c’è banalità nella sua interpretazione del sesso e dei corpi nudi.

E Moore è il modello di una delle fotografie più iconiche di Mapplethorpe, battuta nel 2015 da Sotheby’2 a 478.000 $ : si tratta di Man in Polyester suite.

In Man in Polyester Suit , oltre a mostrare la bellezza del pene, Mapplethorpe fa una dichiarazione ironica.
Il pene suggerisce il desiderio, ma l’abito è scadente, scadente in tessuto e costruzione.
All’interno della patta aperta, il pene diventa un pistillo, un sogno floreale ad occhi aperti, mentre il pantalone richiama una corolla simile a un giglio.
Germano Celant
Robert Mapplethorpe : oltre la fotografia
Uno dei testi fondamentali della fotografia, in cui si parla poco di aspetti tecnici o di come realizzare delle immagini ma ci si interroga sul significato stesso della fotografia, è “La camera chiara” di Roland Barthes.
Roland Barthes è stato uno dei più grandi semiologi del secolo scorso; il suo lavoro era di mettere in relazione i segni con i significati, andando ad esplorare come i segni vengono prodotti, trasmessi e interpretati.
Leggere la fotografia da questo punto di vista significa interpretarla da una prospettiva distante, quasi filosofica.
E Barthes nel libro porta ad esempio alcune fotografie a sostegno delle sue tesi.
E’ inutile dire che per essere il soggetto delle interpretazioni di un semiologo una fotografia deve avere spessore e contenere quelle profondità di significato che lo studioso potrà approfondire.
Ne “La camera chiara” Roland Barthes utilizza spesso fotografie di Robert Mapplethorpe come esempi.
Il Punctum è definito da Barthes come un segno particolare che “punge” l’osservatore e va oltre l’interpretazione razionale dell’immagine stessa.
Non c’entra con l’ambientazione e con il significato più semplice, ma porta lo spettatore verso territori lontani. Non tutte le fotografie hanno un punctum e non esiste una formula per realizzarlo.
Si legge ne La camera chiara :”Il punctum è quindi una specie di sottile fuori-campo, come se l’immagine proiettasse il desiderio al di là di ciò che essa dà a vedere.”
Il fotografo ha fissato la mano del giovane (Mapplethorpe stesso, credo) nel suo giusto grado di apertura, nella sua densità d’abbandono: qualche millimetro in più o in meno e il corpo immaginato non sarebbe più stato offerto con benevolenza (il corpo pornografico, compatto, si mostra, non si offre: in lui non c’è alcuna generosità): il Fotografo ha colto il momento giusto, il kairos del desiderio.
Roland Barthes da “La camera chiara”
E ancora, parlando del concetto di fotografia unaria :
Le foto di reportage sono molto spesso delle fotografie unarie (la foto unaria non è per forza una foto riposante). In queste immagini, il punctum è assente: v’è shock, ma non turbamento; la foto può «urlare», ma non ferire. Queste foto di reportage sono recepite (d’un sol colpo) e basta. Io le scorro ma non ne serbo ricordo; in esse, mai un particolare (nel tale angolo) viene a interrompere la mia lettura: mi ci interesso (come m’interesso al mondo), ma non le amo.
Un’altra foto unaria è la foto pornografica
[…] La foto pornografica è interamente costituita dall’ostensione di una sola cosa: il sesso. In essa non vi è mai un oggetto secondo, intempestivo, che venga a nascondere in parte, a ritardare o a distrarre.Contro prova: Mapplethorpe fa passare i suoi primi piani di sessi dal pornografico all’erotico fotografando da molto vicino le maglie dello slip: la foto non è più unaria, dal momento che ora io m’interesso alla trama del tessuto.
Roland Barthes da “La camera chiara”
Anche in questo caso, una foto che abbiamo già visto, dal portfolio X : quale effetto ti fa ora dopo aver letto le considerazioni di Barthes?

Conclusioni
“Robert Mapplethorpe, noto omosessuale morto di AIDS, ha trascorso gli ultimi anni della vita promuovendo l’omosessualità. Se qualche senatore non sa di cosa sto parlando, quando parlo dell’arte in questione… che guardi le immagini.”
E le immagini le abbiamo guardate e di sicuro (lo spero) abbiamo trovato quelle parole fuori luogo.
Quali sono stati i punti di forza della vita di Robert Mapplethorpe?
- l’ambizione di diventare famoso, che lo ha portato a lavorare molto e ad arrivare a dei livelli di perfezione formale fuori dal comune;
- il talento per la costruzione delle immagini, che arriva dalla passione per le arti figurative;
- la fedeltà ad un argomento importante come il sesso, che non ha mai banalizzato e ha elevato a dei livelli mai visti prima.
Quali sono state le caratteristiche che preferisci delle foto di Robert Mapplethorpe?
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