Cosa rende famoso un fotografo?
Forse il fatto che sentendo il suo nome ci vengono in mente prima le sue fotografie che il suo volto.
Oppure il fatto che le sue opere evocano sentimenti che gli altri non riescono a farci provare.
O semplicemente l’aver visto sui giornali, nei libri o per strada tantissime delle sue fotografie.
Ma le immagini che ci vengono in mente, i sentimenti che proviamo o le fotografie che abbiamo visto nella vita dipendono dalla nostra esperienza.
Quindi ognuno di noi avrà i propri “fotografi famosi”.
Queste figure di riferimento sono importanti perché ogni volta che scattiamo una fotografia sono lì a dirci come inquadrare, come regolare le luci o mettere a fuoco.
Infatti, molto più degli aspetti tecnici che controlliamo razionalmente, le nostre ispirazioni regolano le nostre scelte in modo inconscio e sono fatte da tutte le foto che abbiamo visto e amato nella nostra vita.
In questo post voglio raccontarti quali sono i fotografi che più “mi porto dentro” e quali sono i motivi che me li hanno fatti amare così tanto.
Lo farò attraverso gli articoli che ho scritto su di loro e i libri che più ho apprezzato: scoprirai le loro vite, alcuni piccoli segreti e vedrai tante delle loro meravigliose fotografie.
Li ho divisi in tre gruppi : quelli che conosco da sempre, anche da prima della nascita di questo blog.
Poi ci sono quelli che da sempre avrei voluto approfondire e che ho scoperto meglio con l’occasione di scrivere articoli su di loro.
E infine, quelli che non avrei scoperto mai se un giorno non mi fossi deciso a scrivere di fotografia e ad approfondire questo mondo meraviglioso.
Ecco i nomi dei 13 fotografi famosi che più mi hanno ispirato :
- Henri Cartier-Bresson
- Ansel Adams
- Ferdinando Scianna
- Luigi Ghirri
- Sebastião Salgado
- Diane Arbus
- Helmut Newton
- Oliviero Toscani
- Letizia Battaglia
- Andreas Gursky
- Massimo Vitali
- Settimio Benedusi
- Stephen Shore
- Nan Goldin
Sei pronto? Cominciamo…
Fotografi famosi : quelli dei miei inizi
Prima di aprire questo blog coltivavo già la passione per la fotografia e avevo già quelli che potremmo definire i miei idoli personali.
Sono fotografi molto famosi che avevo conosciuto tramite amici e parenti e di cui ho subito voluto scrivere degli articoli perché li conoscevo bene e avevo molto materiale su di loro.
Nonostante poi abbia conosciuto e approfondito il lavoro di tanti altri grandi fotografi, questi non li ho mai rinnegati e non ho mai avuto nei loro confronti alcun ripensamento.
Henri Cartier-Bresson
E’ stato sicuramente il primo grande fotografo che io abbia mai amato in vita mia.
I suoi studi e la pratica giovanile come pittore gli hanno instillato “il morbo della geometria” e le sue fotografie sono dei capolavori di composizione.
Dietro l’apparente semplicità dei suoi scatti di strada si nascondono rigore e intuizione, maturate attraverso anni di studio e molta pratica.
Fotografi famosi – Henri Cartier-Bresson, il link all’articolo : Henri Cartier-Bresson : l’occhio la mente e il cuore (CLICCA QUI)
Si parla tanto oggi di Street Photography e molto spesso Cartier-Bresson viene considerato il re di questo tipo di fotografia.
Ma non c’è da confondere l’atteggiamento che molti “fotografi di strada” oggi hanno nel realizzare fotografie con la sensibilità di questo grande fotografo. Lui diceva che la sua grande passione era il tiro fotografico, associando con queste parole la fotografia ad una battuta di caccia.
Il momento decisivo non significa trovarsi nel posto giusto nel momento giusto, ma piuttosto aver sviluppato la capacità di riconoscere quando l’occhio , la mente e il cuore sono sulla stessa linea di mira. Lo definiva un vero e proprio modo di vivere.
E per sviluppare questa sensibilità c’è bisogno di molto studio e molta pratica, al contrario della facilità con cui oggi ci si approccia alla fotografia, soprattutto quella “di strada”.
Al contrario di altri fotografi famosi, Henri Cartier-Bresson non ha scritto molto e rilasciava poche interviste.
Proprio per questo, tra i tanti libri che potrai trovare su di lui, te ne consiglio uno in cui oltre a ripercorrere tutta la sua vita, troverai al fondo interviste e altri preziosi scritti di questo grande autore.
Si chiama Lo sguardo del secolo , ed è edito da Contrasto :
Ansel Adams
Tra i fotografi famosi che conosco, Ansel Adams è l’unico a cui sono arrivato non tramite le sue fotografie ma per via del Sistema Zonale, una particolare tecnica di esposizione e di stampa per la fotografia in bianco e nero.
Al contrario di Cartier Bresson infatti, Ansel Adams è un fotografo che ha scritto e insegnato molto durante la sua carriera.
Le sue fotografie di paesaggio rappresentano dei capolavori di tecnica esecutiva da avere come punti di riferimento.
Ansel Adams è il rappresentante più autorevole di una fotografia di paesaggio di tipo naturalistico.
In molte delle sue fotografie il soggetto principale è rappresentato dagli immensi spazi americani e raramente compaiono segni dell’intervento dell’uomo. Il suo è quasi un voler celebrare l’infinità della natura e la presenta in essa di un qualcosa di immutabile e quasi divino.
E’ stato il fondatore del “Gruppo f/64” che raccoglieva vari esponenti della straight photography (fotografia diretta).
Il nome del gruppo rappresenta la minima apertura del diaframma di una macchina fotografica, quella a cui corrisponde la più alta nitidezza e la maggiore profondità di campo, aspetti essenziali per rendere la maestosità dei paesaggi ritratti.
Una delle regole fondamentali del gruppo era di non ritoccare mai le fotografie in post produzione per non intaccare la bellezza dei soggetti scelti.
Fotografi famosi – Ansel Adams, il link all’articolo : Come migliorare le tue foto in bianco e nero con il Sistema Zonale (CLICCA QUI)
Se vuoi conoscere a fondo il sistema zonale comprese le tecniche di sviluppo in pellicola, non posso che consigliarti una pietra miliare : Il Negativo, edito da Zanichelli.
Ferdinando Scianna
Ho conosciuto Ferdinando Scianna attraverso uno dei tanti video in rete che ci sono su di lui : basta cercare il suo nome su YouTube per trovarsi di fronte a tantissimi documentari, conferenze ed interviste.
Io starei ore a sentir parlare Scianna : pur essendo un fotografo famoso e un uomo di immensa cultura, non si parla mai addosso.
Amico di Leonardo Sciascia fin dall’infanzia e poi di Henri Cartier-Bresson, Scianna è il primo grande fotografo italiano ad essere stato ammesso nell’agenzia Magnum.
Fotografi famosi – Ferdinando Scianna, il link all’articolo : Ferdinando Scianna : il “sotterraneo” della fotografia (CLICCA QUI)
Un giorno, assolutamente per caso, una coppia di giovani stilisti siciliani pressocché sconosciuti, gli chiedono una collaborazione. Avevano visto alcuni dei suoi lavori ed erano interessati a fare un servizio con qualcuno che fosse fuori dal giro della moda.
Scianna fu molto scettico all’inizio : era una cosa che non aveva mai fatto e per cui non aveva alcun tipo di interesse.
Ma i due furono bravi a convincerlo.
Nacque così una fotografia di moda fuori dagli schemi, in cui l’eleganza degli abiti si fonde mirabilmente con un gusto di costruzione dell’immagine classico e mai banale : di sicuro qualcosa di mai visto prima.
Alla fine Scianna scoprì che le foto con cui i due stilisti erano arrivati a lui, in realtà erano di un altro fotografo
I due stilisti si chiamavano Stefano Dolce e Domenico Gabbana e non si può dire che Scianna non gli abbia portato fortuna.
Oltre a saper fare meravigliose fotografie e a saper parlare molto bene, Ferdinando Scianna ha anche un’altra grande qualità : scrive benissimo.
Ha pubblicato diversi libri ma quello che ti voglio consigliare è Visti & scritti, che racchiude una serie di ritratti di personaggi pubblici o della sua vita personale, ognuno accompagnato da un breve scritto.
Fotografi famosi : quelli che ho deciso di scoprire meglio
Quando ho aperto questo blog conoscevo già diversi aspetti della fotografia e alcuni autori, come quelli che abbiamo appena visto.
L’occasione di dover scrivere articoli mi ha dato la possibilità di scoprire una serie di fotografi famosi di cui conoscevo solo alcuni scatti e quasi niente delle loro vite.
Approfondire le opere di questi grandi fotografi mi ha fatto scoprire lati della fotografia che prima non conoscevo, che sicuramente hanno contribuito al mio miglioramento personale.
E spero accada lo stesso anche per te.
Luigi Ghirri
Tra tutti, Luigi Ghirri è quello che conoscevo meno prima di iniziare a scoprire le sue fotografie e la sua vita.
Incuriosito dalla particolarità delle sue opere, al limite dell’arte contemporanea, ho scoperto un autore che in breve è diventato uno dei miei preferiti sotto diversi punti di vista.
Inoltre ho scoperto aspetti della sua vita e alcune collaborazioni che me lo hanno fatto amare ancora di più.
Come puoi non amare l’autore delle foto delle copertine di alcuni dei tuoi dischi preferiti?
Ho scoperto l’amicizia che lo ha legato a Lucio Dalla (la cui voce ha fatto da sottofondo a tutta la mia infanzia) e che era presente durante le registrazioni di un disco significativo e fondamentale come Epica Etica Etnica Pathos dei CCCP.
Tutto questo ha sicuramente aumentato la mia fascinazione verso questo grande fotografo.
E poi ci sono le sue fotografie. Appena le guardi avverti subito che esiste qualcosa di più profondo da ricercare, come se nascondessero un meraviglioso enigma.
E come tutte le cose complesse e profonde, vanno capite gradualmente, iniziando a comprendere la complessità del suo autore scoprendolo un po’ alla volta.
E’ da molti considerato, a ben vedere, uno dei fotografi più influenti che l’Italia abbia mai avuto.
Fotografi famosi – Luigi Ghirri, il link all’articolo : Perché dovresti conoscere Luigi Ghirri
Luigi Ghirri, come Ferdinando Scianna, scrive benissimo. Come si dice, a volte piove proprio sul bagnato…
Sono meravigliosi tutti i testi che accompagnano i suoi libri di raccolte di fotografie, ma qui voglio consigliartene due che non contengono tante foto.
Il primo è una preziosa trascrizione di alcune lezioni sulla fotografia che ha tenuto all’università di Reggio Emilia tra il 1989 e il 1990. Si chiama appunto Lezioni di fotografia e raccoglie tutto il suo pensiero.
Il secondo libro lo trovo meraviglioso, come il suo titolo : Niente di antico sotto il sole.
E’ una raccolta di Saggi e interviste, in cui si ritrovano anche le introduzioni ai suoi libri di cui ti parlavo prima, recensioni di mostre di cui spesso è stato curatore, considerazioni sulla musica e tanto altro. Il tutto , con uno stile di scrittura inconfondibile.
Se vuoi vedere un estratto di tutti i suoi lavori, ti lascio il link al sito della fondazione Ghirri (CLICCA QUI).
Sebastião Salgado
Sebastião Salgado è di sicuro uno dei grandi nomi della fotografia di questi anni.
Come al solito, scrivendo un articolo su di lui, ho potuto scoprire aspetti della sua vita che non conoscevo ma soprattutto ho potuto scoprire le sue incredibili doti umane.
Prima di essere un grande fotografo, infatti, Sebastião Salgado è un grande uomo.
Un uomo che ad un certo punto della sua vita ha avuto il coraggio di fare quello a cui molti aspirano : lasciare tutto per seguire le proprie passioni.
Infatti, laureato in economia e all’inizio di una promettente e ben retribuita carriera, Sebastião Salgado scopre la fotografia e decide di lasciare tutto per vivere di quella sua nuova passione.
Accanto a lui in quella scelta la moglie Lélia, che sarà sempre al suo fianco e diventerà la curatrice di tutti i suoi libri e di tutte le mostre.
La carriera di Salgado è caratterizzata da pochi, grandi progetti fotografici che lo portano in giro per il mondo ad inseguire migrazioni di popoli, crisi umanitarie e posti in cui la natura è ancora incontaminata.
Questi i suoi lavori fondamentali :
- Altre Americhe (1977 – 1984) : un viaggio in cui rende omaggio al Brasile, la sua terra natìa;
- Sahel (1984 – 1986) : in cui ha testimoniato la sofferenza dovuta alla fame e alla siccità;
- La Mano dell’uomo (1986 – 1991) : che rappresenta “l’archeologia dell’era industriale”, in cui ha omaggiato tutte le persone che con il loro lavoro hanno costruito il mondo in cui viviamo;
- Exodus (1993 – 1999) : in cui racconta gli orrori delle migrazioni dei popoli dovute ai conflitti locali in giro per il mondo;
- Genesi (2004 – 2013) : un omaggio al pianeta terra, in cui esplora la parte ancora incontaminata del mondo.
Basta vedere le durate di questi progetti per capire la profondità e la passione con cui Sebastião Salgado realizza i suoi lavori.
I libri hanno una cura editoriale tale da essere dei veri e propri must have da avere nella propria libreria.
Ti lascio il link all’articolo su Sebastião Salgado :
Fotografi famosi – Sebastião Salgado, il link all’articolo : Sebastião Salgado : l’uomo con la macchina fotografica
Imperdibile anche il suo Ted Talk in cui riassume in circa 20 minuti tutta la sua carriera e in cui racconta anche di una folle idea della moglie Lélia.
Dopo aver ritrovato nei primi anni 2000 la fazenda dei genitori di Sebastião completamente priva della foresta pluviale che la caratterizzava durante la loro giovinezza, Lélia decise di ricominciare a piantare alberi.
E così, dopo aver piantato centinaia di migliaia di piante, nel giro di diversi anni sono riusciti a ricostruire la vecchia vegetazione.
Da non perdere anche il documentario di Wim Wenders “Il sale della Terra”, in cui la vita di Salgãdo è descritta attraverso le immagine potenti delle sue fotografie e del grande regista tedesco.
Da questo documentario sono tratti molti degli spunti che ho utilizzato per scrivere l’articolo.
Diane Arbus
Non c’è discussione sulla fotografia in cui non compaia il nome di Diane Arbus.
Quando mi sono reso conto di questo e allo stesso tempo di conoscere davvero poco di questa grande fotografa, ho deciso di approfondire.
E ho scoperto un mondo strano e affascinante, fatto di alta borghesia e di disadattati, ognuno ritratto in un modo personalissimo e fuori dagli schemi.
La grande forza di Diane Arbus credo risieda nell’aver ritratto l’alta società nei suoi comportamenti grotteschi e tragici e il mondo dei freaks e degli emarginati nella fierezza della loro dignità.
Il tutto in maniera molto personale.
Un modo diverso di fare fotografia, fuori da ogni regola di composizione o tecnica, permeato da un’aura quasi fantastica. Come fosse tutto un grande circo.
Ed è percorrendo la vita di questa grande fotografa che si capiscono tante cose.
Figlia di genitori appartenenti all’alta borghesia newyorkese e proprietari della catena di grandi magazzini Russek’s, si sposa appena diciottenne con un commesso del negozio dei genitori.
Inizia proprio con il marito la carriera di fotografa aprendo un’agenzia che si occupa di moda.
Ma presto si accorge che la vita borghese e quel tipo di fotografia non fanno per lei : sicuramente influenzata dalla visione del film Freaks di Tod Browning del 1932, inizia a frequentare posti di New York frequentati da persone particolari, a cui scatterà le sue fotografie più significative.
Fotografi famosi – Diane Arbus, il link all’articolo : Diane Arbus : fotografia, fascino e diversità
Bellissimo il libro da cui ho tratto ispirazione per scrivere l’articolo : i testi sono in inglese ma contiene in grande formato una selezione magnifica delle fotografie di questa grande autrice.
Si intitola : Diane Arbus : An Aperture Monograph.
Helmut Newton
Forse uno dei fotografi più famosi della storia.
Anche perché durante la sua carriera ha sempre avuto l’obiettivo di far crescere sempre di più la sua popolarità e la sua immagine di grande fotografo di moda.
Il tutto attraverso una vita straordinaria : costretto giovanissimo a lasciare Berlino perché ebreo durante i primi anni del nazismo, si imbarca da solo verso Singapore, poi l’Australia e poi i successi in Europa e negli Stati Uniti.
Sempre al suo fianco la fida moglie June, quasi il suo alter ego artistico.
Helmut Newton ha di certo unito il suo talento fotografico ad una spiccata propensione ad accrescere il suo status di grande fotografo.
Era consapevole della sua figura di fotografo famoso e con i capricci da star (diceva di sé : “Bisogna essere sempre all’altezza della propria cattiva reputazione”).
Pare che una volta, durante un servizio fotografico, venne a sapere che il compenso destinato alla modella era più alto del suo. Trovò la cosa inaccettabile, fece il diavolo a quattro e riuscì ad ottenere la remunerazione che voleva.
Non pago dell’affronto subito, durante tutto il servizio non inquadrò mai in faccia la modella, soffermandosi su altri particolari tra cui le scarpe (per cui aveva un’ossessione particolare…).
Fotografi famosi – Helmut Newton, il link all’articolo : Helmut Newton e i suoi innocenti peccati
La vita di questo grande fotografo è raccontata nella sua autobiografia : leggerla ti aiuterà a capire cosa c’è dietro le sue fotografie e ti farà letteralmente fare il giro del mondo.
Oliviero Toscani
Toscani è stata una piacevole scoperta.
Non nascondo che prima di studiare meglio le sue fotografie e la sua vita, avevo di lui una considerazione basata su quello che è il suo personaggio pubblico.
Spesso al centro di polemiche per alcuni suoi lavori, credevo fosse solo uno scaltro fotografo che aveva ben capito come fare parlare di sé.
In realtà Oliviero Toscani ha una formazione che ben pochi possono vantare di possedere.
Dopo il liceo ha studiato alla scuola d’arte di Zurigo, in un periodo in cui il preside era Johannes Itten e molti degli insegnanti erano illustri rappresentanti del Bauhaus.
Oliviero Toscani non è mai banale e nelle sue fotografie ci sono contenuti che vanno ben oltre l’apparenza.
Trasmettere cose profonde e importanti attraverso immagini semplici, pulite e dirette è un traguardo che si raggiunge solo dopo aver studiato fotografia con i grandi, aver letto tanti libri e aver vissuto intensamente la propria vita.
Molto attento alle mode del tempo in cui vive, è riuscito a reinventare la fotografia di moda e molte delle sue campagne pubblicitarie sono dei veri e propri capolavori.
Addirittura Pierpaolo Pasolini scrisse un articolo sulla campagna dei jeans Jesus, in difesa dagli attacchi avuti dalla Chiesa e dall’opinione pubblica.
Il mio articolo su di lui parte proprio da questo fatto.
Fotografi famosi – Oliviero Toscani, il link all’articolo : Oliviero Toscani : coraggio, espressione e libertà
Bellissimo il suo libro Caro Avedon. La fotografia in 25 lettere ai grandi maestri, in cui prende spunto da 25 lettere scritte ad altrettanti fotografi (tra cui anche il padre Fedele) per fare il punto sul ruolo della fotografia nel mondo di oggi.
Letizia Battaglia
E’ bellissimo scoprire il percorso professionale di questa famosa fotografa siciliana.
Anche perché Letizia Battaglia ha preso in mano una macchina fotografica praticamente per la prima volta a 40 anni.
La sua è stata una questione di necessità : trovare un lavoro per poter mantenere le figlie dopo la separazione dal marito, il giornalismo a Palermo, poi Milano e poi il ritorno nella Palermo degli anni di piombo, di cui è diventata suo malgrado la cronista più importante.
Una grande fotografa e una grande donna, di una semplicità e di una forza disarmanti.
Sono infatti queste le caratteristiche più importanti da osservare in Letizia Battaglia e nella sua carriera.
Vedere come si possa fare fotografia semplicemente per passione, al di fuori di qualsiasi circuito commerciale e velleità artistica.
Forse il contrario di quello che è l’atteggiamento dei giorni nostri, in cui si ricerca continuamente se non proprio del guadagno, almeno il consenso per quello che si è appena fotografato.
Letizia Battaglia invece era mossa dapprima da necessità impellenti (potersi mantenere attraverso il giornalismo) e poi da una volontà interiore di dover fotografare.
Fotografi famosi – Letizia Battaglia, il link all’articolo : Letizia Battaglia : piombo, bellezza e Lamborghini
Non ti consiglio nessun libro ma di cercare i video delle sue interviste in rete, per capire davvero il carattere di questa donna meravigliosa.
Fotografi famosi : quelli che non avrei scoperto mai
E alla fine, alcuni autori che fanno un tipo di fotografia che non avrei mai scoperto se non avessi iniziato ad approfondire il meraviglioso mondo della fotografia con una certa costanza.
Si tratta praticamente di arte contemporanea anche perché la diffusione delle loro fotografie avviene nel circuito delle grandi mostre internazionali.
Andreas Gursky
Avevo sentito nominare Andreas Gursky solo come l’autore della foto più costosa della storia : una di quelle opere che lasciano perplessi al primo sguardo.
Poi ho ritrovato il suo nome leggendo della famosa scuola di Düsseldorf, il posto in cui si è formato come fotografo. Era allievo di Bernd Becher che insieme a sua moglie Illa, hanno dato luogo ad uno dei più significativi movimenti della fotografia dello scorso secolo.
Scoprire la scuola di Düsseldorf mi ha letteralmente sconvolto : una fotografia basata su concetti nuovi, una formazione basata su regole rigidissime finalizzate a plasmare una libertà artistica senza confini.
Le opere di Andreas Gursky ne sono una significativa testimonianza.
La fotografia è un’arte molto recente : quello che è successo nella scuola di Düsseldorf è una delle “rivoluzioni” più significative che la hanno fino ad ora attraversata.
Un approccio diverso ai metodi e una realtà che era radicalmente cambiata, che necessitava quindi di nuovi modi di rappresentazione.
Le foto di Andreas Gursky sono difficili da “leggere” ma questo si spiega proprio in virtù del fatto che si basano su una grammatica visiva nuova a cui ci dobbiamo abituare.
Fotografi famosi – Andreas Gursky, il link all’articolo : Andreas Gursky e la foto più costosa della storia
Il libro che ti consiglio non è solo su Andreas Gursky ma su tutta scuola di Düsseldorf. Viene raccontato il movimento e la sua estetica e ci sono parti monografiche su diversi esponenti della scuola, tra cui i coniugi Becher e lo stesso Gursky.
Si intitola : La scuola di Düsseldorf. Fotografia contemporanea tedesca ed ha una qualità di stampa davvero eccezionale, un oggetto piacevole da avere tra le mani.
E prezioso da conservare nella propria libreria.
Massimo Vitali
E’ uno dei fotografi italiani più conosciuti al mondo; anzi credo sia suo il record della fotografia di un italiano battuta al maggior prezzo ad un’asta di arte contemporanea.
Eppure Massimo Vitali non è quello che si potrebbe definire “un nome di grido” ed è bello scoprire questi personaggi per caso, come è successo a me.
E in breve tempo, innamorarsi delle loro fotografie.
Le fotografie di Vitali immortalano momenti di vita sociale : spiagge, concerti, discoteche ma dietro l’apparente normalità di questi soggetti c’è un discorso più profondo a cui è funzionale l’enorme formato delle stampe. E l’infinita profondità di campo, che svela anche i più piccoli dettagli.
E’ l’italiano più vicino ai tedeschi di Düsseldorf che io conosca.
Non ti consiglio nessuno dei suoi libri, perché l’esperienza delle fotografie di Vitali va vissuta dal vivo. Posso solo consigliarti di cercare una delle sue mostre più vicina alla tua città, per andarla a vedere.
Nel mio articolo c’è anche il racconto della mostra Costellazioni umane che ho avuto la fortuna di poter andare a vedere a Torino .
Fotografi famosi – Massimo Vitali, il link all’articolo : Massimo Vitali e le costellazioni umane
Settimio Benedusi
Quando si legge molto di fotografia è difficile non imbattersi in Settimio Benedusi.
Fotografo molto presente sui Social ma soprattutto autore di tante iniziative originali che hanno come obiettivo quello di salvaguardare la fotografia dalla rivoluzione digitale.
Che sia chiaro : non è uno contrario alle nuove tecnologie, tutt’altro. Fu uno dei primi ad abbandonare la pellicola e praticamente il primo ad aprire un blog di fotografia in Italia (nel lontano 2003).
E’ solo che cerca di trasmettere la sua passione e la consapevolezza del valore della fotografia, aspetti un po’ svalutati dalla “fotografia del like”.
Quello che ci vuole dire è che : “La fotografia ha un grandissimo valore quindi per favore non usatela per fotografare gattini, pizze e tramonti”.
Quest’ultima citazione è la frase con cui chiude il suo TED talk di Verona, di cui trovi un link nell’articolo che ho scritto su di lui :
Fotografi famosi – Settimio Benedusi, il link all’articolo : Settimio Benedusi : il coraggio di seguire se stessi.
Stephen Shore
Alcuni grandi fotografi hanno scritto di fotografia e hanno voluto trasmettere ciò che hanno imparato durante la loro carriera : Stephen Shore è uno di questi.
Nel suo libro “Lezione di Fotografia – La natura delle fotografie” racconta il suo modo personalissimo di intendere una fotografia e spiega come analizzare un’immagine dal punto di vista di tre piani distinti :
- il piano materiale;
- il piano descrittivo;
- il piano mentale.
Ecco il link all’articolo su questo grande fotografo :
Fotografi famosi – Stephen Shore, il link all’articolo : Stephen Shore e la sua lezione di fotografia
Nell’articolo parlo anche dell’importanza di Stephen Shore nella storia della fotografia del 900 avendo fatto parte dei New Topographics, un gruppo di fotografi che riscrisse i canoni della fotografia di paesaggio.
Assieme a quello che successe con la scuola di Düsseldorf, i New Topographics costituirono una vera e propria rivoluzione nel modo di fare fotografia.
La fotografia di paesaggio non era più finalizzata all’esaltazione della grandezza delle bellezze naturali (soprattutto quelle del territorio statunitense), ma era utilizzato come sfondo per immortalare gli interventi della mano dell’uomo.
I soggetti principali delle fotografie di Stephen Shore sono infatti stazioni di servizio, camere di motel, automobili e parcheggi, in una nuova tendenza a considerare degni di essere fotografati anche i particolari più insignificanti.
Nan Goldin
Nan Goldin non è un nome ricorrente quando si parla con leggerezza di fotografia.
Ma quando si inizia ad andare in profondità, come sempre capita, si fanno incontri inaspettati e si scoprono dei modi di fare le cose che non avresti mai immaginato.
Le fotografie di Nan Goldin non cercano consensi e non sono state scattate per essere ammirate.
La loro funzione principale è quella di costruire un sistema di ricordi.
Bisogna conoscere la storia di questa grande fotografa per capire da dove arriva questa necessità.
Quando la sorella Barbara si suicida a soli 18 anni (Nan ne aveva 11 all’epoca), la famiglia nasconde l’episodio trattandolo come un incidente.
I veri motivi che avevano spinto la figlia a quel gesto estremo “non erano da far sapere ai vicini”.
Dopo questo episodio Nan Goldin matura una volontà di dimostrare sempre la verità delle cose e la fotografia sarà lo strumento fondamentale per raggiungere questo risultato.
Percorrere le tappe della sua vita ci permette di rivivere la cultura underground della New York degli anni 80 di cui è stata sicuramente la narratrice più attenta. Il materiale del suo libro più famoso “The ballad of sexual dependency” altro non è che un diario di quegli anni della sua tribù di amici.
La sua caduta nel vortice delle droghe e la disintossicazione.
La narrazione dell’epidemia di HIV che la colpì da vicino portandosi via tantissimi suoi amici.
E ancora: la sua lotta contro la famiglia Sackler, colpevoli della morte di centinaia di migliaia di persone per overdose da oppiacei, a causa della commercializzazione di un farmaco antidolorifico, vicenda narrata nel documentario vincitore del leone d’oro al festival del cinema di Venezia del 2022 : “All the beauty and the bloodshed”.
Insomma, sono tante le cose da sapere su questa straordinaria fotografa : ecco il link all’articolo che trovi sul blog :
Fotografi famosi – Nan Goldin, il link all’articolo : Nan Goldin e le sue meravigliose dipendenze
Robert Mapplethorpe
Non vedevo l’ora di scrivere un articolo su Robert Mapplethorpe in modo da avere l’occasione di approfondire uno dei fotografi che mi ha sempre affascinato e di cui sapevo poco.
E devo dire che quello ho scoperto un mondo che non mi aspettavo, fatto della New York degli anni 70-80, del Chelsea Hotel e di quella scena underground che affascina molto il nostro immaginario di europei.
La sua relazione con Patti Smith, gli ambienti della New York sadomaso più spinta e dell’alta società, il tutto immortalato con delle immagini potenti e perfette che sono diventate delle vere e proprie opere d’arte battute a prezzi inimmaginabili nelle case d’asta di tutto il mondo.
Un trionfo delle immagini a prescindere dai soggetti che, nel caso di Mapplethorpe, sono davvero molto diversi tra loro e vanno dai fiori ai corpi degli uomini nudi, dal sesso ai ritratti di personaggi famosi.
Fotografi famosi – Robert Mapplethorpe, il link all’articolo : Attraverso l’obiettivo di Robert Mapplethorpe
Conclusioni
Spero che i fotografi famosi di cui ti ho parlato e di cui ho scritto ti siano serviti ad avere un po’ di ispirazione per le tue prossime fotografie.
Rivediamo i loro nomi :
- Henri Cartier-Bresson
- Ansel Adams
- Ferdinando Scianna
- Luigi Ghirri
- Sebastião Salgado
- Diane Arbus
- Helmut Newton
- Oliviero Toscani
- Letizia Battaglia
- Andreas Gursky
- Massimo Vitali
- Settimio Benedusi
- Stephen Shore
- Nan Goldin
- Robert Mapplethorpe
Tutti insieme, rappresentano modi molto diversi di fare fotografia e rendersi conto delle diverse possibilità che il mezzo fotografico mette a disposizione è fondamentale per trovare un orientamento.
Magari un giorno, all’improvviso, scoprirai quel fotografo che fa foto a determinati soggetti che non avresti mai pensato di considerare… e magari avrai l’ispirazione definitiva, quella che ti cambia la vita.
Aiutami anche tu adesso : qual è il tuo fotografo di riferimento che non ho compreso nella mia lista?
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